Grazie accordo siglato all’inizio dello scorso campionato tra la Lega Volley e Sportube, anche in questa stagione tutti gli amanti di pallavolo avranno la possibilità di seguire le telecronache di Serie A2 e di Superlega in diretta streaming sul primo network sportivo italiano. Una grande opportunità al modico prezzo modico di € 29,90, (in promozione sino al 30 novembre) per l’intera stagione agonistica 2016/2017 della serie A2, compresi i play off e la Del Monte Coppa Italia.
Uno strumento capace di attribuire a questa affascinante disciplina sportiva la visibilità che indubbiamente merita, offrendo, nel contempo ai suoi sempre più numerosi appassionati la possibilità di seguire le prodezze della propria squadra del cuore anche lontano dalle mura amiche. È sufficiente registrarsi sul sito www.sportube.it o accedervi direttamente dal sito www.legavolley.it. Per conoscere tutte le date e gli orari dei match occorre cliccare su: Calendario/Serie a2/Regular season A2 e Play off Unipolsai, scegliendo la tendina girone blu. Riconfermato anche il telecronista (già tesserato nelle giovanili della Materdomini negli anni ’80) che ininterrottamente negli ultimi nove anni ha commentato, con passione e professionalità, i match casalinghi della squadra maschile di pallavolo della città delle Grotte (cinque stagioni con la società di via Sonnino e quattro con quella di Via Orazio), di cui due nella massima serie. Francesco Calò, dottore commercialista, classe 1965, sposato e padre di due bellissime gemelle di nove anni (che non potevano praticare altri sport se non il volley), nonostante i suoi innumerevoli impegni professionali, non è stato in grado di declinare l’invito del suo vecchio amico, nonché D.S. della Materdomini, Vito Primavera che nell’autunno del 2006 lo lanciò in questa nuova avventura, quella di telecronista sportivo di Telenorba, per la Prisma Taranto di serie A1. “Dopo quella esaltante esperienza”, ci confessa il pubblicista castellanese (che segnò la conquista dello storico traguardo dei play off scudetto di A1, n.d.r.) “non ho più avuto la forza di appendere al chiodo cuffia e microfono, continuando a dedicarmi alla pallavolo della mia città, anche perché questa malattia è troppo forte per essere debellata”.