E così il Brescia (ex penultima in classifica), ci raggiunge relegandoci al penultimo posto in un finale di campionato che si preannuncia durissimo. Giocheremo infatti il derby con l’ultima in classifica Alessano, ma in casa loro e poi affronteremo le prime tre della classe (due fuori ed una in casa), per poi concludere contro Potenza Picena in casa. Ma questa squadra, novella araba fenice, ha già dimostrato di saper risorgere dalle proprie ceneri, speriamo lo faccia anche questa volta!
Roberto Zambonardi, tecnico bresciano schiera Bisi (15 punti) opposto a Tiberti (3), Agnellini (3) e Norbedo (7) centrali, Cisolla (top scorer con 16 punti) e Rodella (7) in attacco, Fusco libero.
Vincenzo Fanizza, tecnico castellanese, risponde con Galaverna (10) opposto a Pedron (2), Scopelliti (3) e Giosa (6) al centro, schiacciatori Tartaglione (8) e Bonetti (12), Nero e Nanni Primavera liberi. Spazio in gara per Alessandro Primavera nel suo consueto compito di seconda linea.
Si inizia con una evidente supremazia bresciana, più incisiva in attacco. Timeout sul 7-12, ma 5 dei sette punti dei locali sono frutto di errori in battuta della squadra ospite. Dobbiamo attendere il 10-14 per vedere finalmente una reazione giallo-blù (12-14), ma i nostri problemi in ricezione sono molto evidenti e Brescia riconquista un buon vantaggio che mantiene fino al 20-25 di fine primo set.
Nel secondo set la Materdomini sembra più determinata (6-4), ma il Brescia riprende subito il sopravvento giungendo al timeout in vantaggio 10-12. Giocano meglio a muro i lombardi, vanificando le nostre poche buone ricezioni e così incrementano ancora il loro vantaggio 13-17. Qui assistiamo ad una nuova nostra reazione con Galaverna e Scopelliti. Si va sul 16-17, ma la discontinuità di tutti i nostri giocatori consente al Brescia di allungare nuovamente con Cisolla e Bisi ben orchestrati da Tiberti. Si va così sul 17-22 e poi sul 18-24. Giosa e Galaverna annullano due set –ball, ma Cisolla chiude ancora per 20-25.
Nel terzo set, dopo un’ulteriore buona partenza bresciana (2-4), si assiste ad un nuovo scatto d’orgoglio dei nostri che finalmente vanno in vantaggio (7-6) e poi allungano con Tartaglione fino al 11-7. Timeout di metà set sul 12-9. Lo scarso pubblico spera in un cambio di tendenza, ma rimane nuovamente deluso perché Brescia riprende la parità a 12. Si prosegue alla pari fino al 15-15, ma poi i lombardi mettono nuovamente la freccia (15-17), ricominciano a murare, giungono al 17-22 e poi ancora al 19-24. La gara è segnata. I nostri riescono ad annullare due match-ball, ma Cisolla chiude cinicamente: 21-25 ed umiliante 0-3 finale.
Abbiamo chiesto a Zambonardi, tecnico bresciano, se è la sua squadra in una posizione di classifica non consona al proprio valore oppure è la Materdomini che stasera ha lasciato campo libero: “No, non meritiamo questa posizione. La nostra squadra ha tanti giovani che avevano bisogno di crescere e maturare, ben gestiti da Tiberti e Cisolla. Adesso finalmente stiamo venendo fuori e raccogliendo i frutti di questo lavoro. Quest’ultima serie di vittorie ci sta dando tanto entusiasmo e giochiamo in serenità e tranquillità perché non abbiamo pressioni. La Materdomini non ha giocato bene, ma anche noi nel primo set, abbiamo sbagliato molto, specie in battuta”.
Ed a Fanizza abbiamo chiesto se si stanno ormai ‘tirando i remi in barca’: “Si, credo che almeno un paio di giocatori della mia squadra pensano già di andar via. Dovrò prendere provvedimenti, sia io che la società. Oggi alcuni nostri erano inguardabili, aldilà del fatto che stasera Cisolla e Tiberti hanno giocato benissimo, loro potrebbero giocare tranquillamente in A1”.