Il risultato avrebbe potuto avere proporzioni più ampie, vista la meritatissima conquista dei primi due set, ma “dobbiamo accontentarci di aver vinto perché le vittorie fanno sempre bene”, come ci dice a fine gara mister Vincenzo Fanizza. E come dargli torto, viste le tante vicissitudini di formazione che ha dovuto subire in questa parte iniziale del campionato.
Mister Marconi, tecnico del Montecchio, schiera Pranovi (23 punti) opposto Sartori, Frizzarin (8) e Giglioli (14) centrali, Bertelle (2) e Mercorio (13) in banda, Battocchio e Lollato liberi. L’ex Materdomini Mariella ha avuto spazio in gara con Nowakowski (8).
Vincenzo Fanizza ed il suo vice Franco Castiglia presentano novità tattiche: in campo, alternato a Nanni Primavera, il giovanissimo Damiano Catania (giocatore del 2001, il più giovane di tutta la serie A!) nel ruolo di libero nelle fasi di difesa; Alessandro Nero a referto come attaccante per consentire la presenza del doppio libero in campo in caso di bisogno; Izzo sostituisce Longo (sono ambedue under), quando la squadra è al servizio e con il palleggiatore in prima linea per alzare il muro. Alchimie tattiche alle quali questo staff tecnico ci ha abituato che servono a compensare la naturale inesperienza di una squadra composta da tanti giocatori giovanissimi.
Rientra finalmente Alessio Fiore (top scorer con 25 punti) dopo un mese di assenza, con Casoli (2) fuori precauzionalmente ad inizio gara. Confermato l’opposto Bellei (24 punti e 53% in attacco) e la coppia di centrali Scopelliti (11) e Sighinolfi (9), non entrati Gargiulo, Occhiogrosso e Losco.
Partono bene i giallo-blu con Fiore trascinatore e con un gioco spumeggiante. Gli avversari non reggono i ritmi imposti e perdono i primi due set a 19 e 18.
Il pubblico intravede il primo 3 a 0 di stagione, ma, a partire dal 18-15 del terzo set, la squadra vicentina si rianima, riesce a raggiungere il vantaggio (19-22) e da questo momento non sarà più la squadra remissiva vista nei primi due set. Si aggiudica la frazione per 22 a 25 e prosegue con lo stesso ritmo nel quarto set.
L’incontro adesso è più equilibrato con i padroni di casa più incisivi fino al 12-9. Qui subiscono uno 0-4 che ne condiziona il rendimento fino al termine del set, chiuso dai veneti per 21 a 25.
E così, occasione sprecata, siamo ancora al tiebreak.
Ma i colpi di scena non sono finiti: riappare la Materdomini dei primi due set, autoritaria e determinata. Nonostante ben tre errori di valutazione su palle stimate fuori ma che cadono in campo, Bellei e soci vogliono la vittoria. Si cambia sull’8-4, si conduce fino al 10-4. C’è poi un generoso tentativo di rientro degli ospiti (14-12), ma la Materdomini chiude con una schiacciata di quello che possiamo definire il protagonista di questa gara: Alessio Fiore.
Autentico mattatore della serata, il giocatore tarantino rientra dopo un lungo infortunio, coinciso peraltro con l’altra vittoria del torneo, ed incide in modo determinante sulla gara. Realizza difese miracolose, ace a ripetizione, attacchi infermabili ed incita instancabilmente i suoi compagni. Un leader che mette la sua esperienza a disposizione dei tanti giovani nella squadra: "Mi piacerebbe che questo carattere, la voglia che io metto in campo, venisse presa ad esempio dai miei giovani compagni perché la voglia di lottare è utile non solo in campo, ma anche nella vita. Io mi sono assunto sempre le mie responsabilità, anche quand’ero più giovane e questo mi ha portato dove sono ora. Credo che noi più grandi abbiamo il dovere di aiutare questi ragazzi a crescere, ma loro devono essere più continui, devono mostrare più costanza nel loro impegno".
In conclusione ecco le brevi valutazioni espresse dai due tecnici a fine gara.
Marconi, Montecchio Maggiore: "Si, abbiamo mostrato carattere riaprendo la gara, ma ci è mancata sicuramente un po’ di tecnica. Abbiamo alcune lacune che ci portiamo dallo scorso campionato, anche se siamo migliorati tantissimo. Soffriamo ancora in ricezione se troviamo battitori forti".
Fanizza, Materdomini: "Finalmente abbiamo potuto disporre della squadra al completo, anche se Casoli non è ancora al massimo della condizione. Sono contento anche perché quello di stasera era uno scontro salvezza e contro una buona squadra. Quello di stasera deve essere un punto di partenza”.
- Pino Dalena
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