Tra i tanti allenamenti congiunti, le amichevoli ed il duro lavoro in palestra, per la Zero5 Castellana Grotte, iscritta al campionato nazionale di volley femminile di serie B1, c’è spazio per festeggiare i 40 anni di volley per Michele De Candia, un’icona dell’assistenza fisioterapica castellanese.
Quarant’anni in panchina durante le partite e gli allenamenti e poi in studio per prevenire, curare e rimettere in sesto centinaia di atlete della pallavolo femminile castellanese attraverso alcune amarezze ma anche tante soddisfazioni. “Non ho un ricordo preciso dell’inizio della mia attività nel volley”, commenta il settantasettenne espertissimo fisioterapista, “anche perché non immaginavo di doverlo fare così a lungo”.
Nativo di Altamura, ma castellanese di adozione, festeggia oggi oltre ai quarant’anni di volley, anche il suo onomastico e le nozze d’oro con la pazientissima moglie, signora Maddalena.
Gli chiediamo di ricordare qualcosa della sua vita professionale nel volley ed ha così tanto da raccontarci con la sua innata cordialità che dobbiamo per forza di cosa sintetizzare. Dice che è stata un’esperienza in continua evoluzione riferita alla sua attività professionale perché è cambiato il tipo di assistenza con il crescere della categoria e che è sempre stato trattato dalle atlete come un “vecchio zio”. Per caso ha iniziato con la femminile ed è rimasto sempre sulla stessa linea perchè ritiene che sia più facile gestire lo spogliatoio femminile purchè si mantenga un atteggiamento molto neutrale. Tra tutte, ricorda l’affettuosità di Ludovica Dalia e l’irruenza benevola di Stefania Sansonna. “Ho concluso i miei primi quarant’anni e sto già programmando i secondi“, conclude il simpatico Michele.
Ma torniamo alle vicende sportive.
La preparazione procede tra alti e bassi e non certo per i risultati, ma per le prestazioni singole ed il gioco di squadra. Il torneo di Fasano si è chiuso con un secondo posto determinato dalla vittoria sul Fasano (B2) e dalla sconfitta con il Cutrofiano di B1 e l’allenamento congiunto odierno con la Primadonna Bari (B2) al Palagrotte, dopo un iniziale inaspettato 0-2, è terminato per 3 a 2.
“Bisogna lavorare tanto perché abbiamo alcune lacune da colmare sia fisiche che tecniche“, commenta Massimiliano Ciliberti, responsabile tecnico, “Sarà un’annata difficile e questo lo sapevamo, di difficoltà ne abbiamo e ne avremo.
Commettiamo tanti, troppi errori e questo si può superare solo con il duro lavoro in palestra. Ci sono comunque anche degli aspetti positivi come la crescita delle giocatrici più giovani. Per esempio, stasera le migliori in campo sono state Stefania Recchia e Francesca Soleti e questo potrebbe anche comportare dei correttivi in squadra”.