Giovedì 23 marzo, alle ore 18:30, presso la Sala delle Cerimonie del Palazzo municipale di Castellana-Grotte di via Guglielmo Marconi n. 9 incontro sul tema "Xylella - Evidenze, contraddizioni, anomalie, possibili scenari".
A darne notizia il sodalizio organizzatore, il Comitato Ulivivo.
La geografia della Puglia rischia di essere stravolta per sempre dalle misure imposte dalle istituzioni per combattere il batterio Xylella: abbattimenti di migliaia di piante, mandorli, ciliegi, ulivi anche monumentali; uso di ingenti quantità di fitofarmaci su larga scala e divieto di reimpianto delle piante ospiti – associate alla deroga concessa per il reimpianto di sole due cultivar di olivo che ben si prestano agli impianti superintensivi, ovvero il Leccino (non autoctono e autosterile) e la Favolosa (brevettata). Il combinato disposto delle misure di lotta e delle “soluzioni” sta producendo effetti devastanti e irreversibili sul paesaggio e sull’ambiente, sul clima e sull’economia locale, sia in termini di agricoltura che di turismo, nonché importanti danni alla salute dei cittadini. Tutto ciò avviene grazie a una sostanziale e ormai evidente divergenza fra i fatti e la rappresentazione politica e mediatica degli stessi, aspetto che apre a numerose domande che ad oggi, dopo quasi 10 anni dall’inizio della dichiarata emergenza, non hanno avuto alcuna risposta. Di tutto questo si parlerà giovedì 23 marzo, alle ore 18:30, presso la Sala delle Cerimonie del Palazzo Municipale del Comune di Castellana-Grotte, con Margherita Ciervo, docente di Geografica economica e politica dell’Università di Foggia e autrice del libro “Il disseccamento degli olivi in Puglia. Evidenze, contraddizioni, anomalie, scenari Un punto di vista geografico”. Oltre all'autrice della pubblicazione, interverrà, tramite collegamento, il docente Paolo Maddalena, vice-presidente emerito della Corte Costituzionale che tratterà l'argomento dal punto di vista giuridico e costituzionale, presentando l’azione legale, elaborata con i giuristi dell’Associazione “Attuare la Costituzione”, che punta a favorire il ripristino del danno ambientale causato al territorio pugliese.