"Brassicacee e agrumi nella nutraceutica", questo il tema del convegno, tenutosi presso l’aula magna “Rocco Dicillo” dell’Istituto Tecnico Industriale “Luigi dell’Erba” di Castellana-Grotte, a beneficio degli studenti di IV e V anno, indirizzo chimica e materiali e produzioni e trasformazioni. Presenti anche discenti dell'I.P.S.S.E.O.A. "Angelo Consoli".
I momenti di approfindimento, infatti, si susseguono a ritmo incalzante presso l'istituto castellanese, come evidenziato nel corso dei saluti iniziali dalla dirigente scolastica Teresa Turi.
Alla presenza del sindaco di Castellana-Grotte Francesco Tricase e dell'assessore al ramo Antonio Campanella il convegno, moderato da Vittorio Marzi - presidente della sezione Meridionale dell’Accademia dei Georgofili - si è sviluppato attorno alla tematica della nutraceutica, unione della nutrizione e della farmaceutica, connubio virtuoso delle risorse provenienti dal mondo agricolo con quelle delle scienze mediche.
Ha preso la parola Pasquale Montemurro, docente ordinario di agronomia generale presso l'Università degli Studi di Bari, per illustrare le potenzialità delle brassicacee (o crocifere), molto utilizzate nel consumo alimentare quotidiano, ma misconosciute nelle mille varietà. Si parla di 100 generi e 1600 specie. Di queste, si è usi consumare le infiorescenze, come nel cavolo, le foglie, come per il cavoletto di Bruxelles, l’organo sotterraneo, come il cavolo rapa.
A seguire, una studiosa che all'I.T.I.S. è di casa, Laura dell’Erba, specialista in endocrinologia e medicina nucleare e sostenitrice del premio, intestato allo zio Luigi dell’Erba, assegnato agli alunni maggiormente meritevoli. Nel corso del suo apporto, il medico castellanese ha rimarcato le proprietà nutritive e salutari delle brassicacee, note all’uomo da 4.000 anni. Si è ricordato che Ippocrate, nel V secolo a.C., utilizzava le crocifere per la cura di molte malattie; allo stesso modo, i Romani si curavano con cavolo e rucola. La studiosa ha, poi, tracciato un quadro della presenza delle brassicacee nella storia della medicina.
In chiusura, Alessandra Gallotta, docente e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Bari, si è soffermata sul ruolo degli agrumi nella nutrizione e nella cosmesi. Si tratta di alimenti presenti sulle nostre tavole, ma dei quali sottovalutiamo la portata benefica per la salute.