Ecco la video-ricetta della pastiera, la regina della tavola pasquale. A spiegarci le fasi della preparazione di questo dolce dal sapore di primavera è Lina Di Palma, espansiva e generosa napoletana di Cimitile, trapiantata a Castellana-Grotte per amore, mamma di tre bimbi.
Come ci spiega Lina, ci sono moltissime versioni della pastiera, il tipico "dessert maison". C'è persino chi ci aggiunge crema pasticcera per migliorarne la cremosità. La pastiera va preparata con anticipo, non oltre il Venerdì Santo, perché gli ingredienti si amalgamino nel "ruoto" metallico.
Com'è noto, infatti, la pastiera non va sformata, ma servita nel suo stesso stampo.
Solitamente si realizzano più pastiere da donare ad amici e parenti. Le dosi riportate sotto, ad esempio, sono sufficienti a realizzare tre pastiere di piccole dimensioni, diametro teglia di circa 20 cm.
Quali le origini della pastiera? Si ipotizza che le prime forme di pastiera accompagnassero le feste pagane per il ritorno della primavera. Protagonista, come in tutte le pietanze pasquali, l'uovo. Le sacerdotesse di Cerere, infatti, portavano in processione l'uovo, simbolo di vita rinascita. Altre fonti la fanno risalire alle offerte rituali della sacra notte di Pasqua. Storicamente, la palma della migliore pastiera apparteneva alle suore del convento di San Gregorio Armeno; nel periodo pasquale le religiose confezionavano pastiere per il bel mondo napoletano. Per approfondire: www.pastiera.it
Ingredienti
Per il ripieno
150 g di latte
n. 1 barattolo da 1/2 kg grano precotto
40 g di strutto o burro
500 g di ricotta di pecora
400 g di zucchero
n. 5 uova intere
una busta di zucchero vanigliato
due fiale di fiori d'arancio o acqua millefiori
Per la pasta frolla
1/2 kg di farina 00
200 g di zucchero
200 g di burro o strutto
n. 2 uova
scorza di limone grattuggiata
un pizzico di sale