Riceviamo e pubblichiamo da ''Castellana Vale'', coalizione a sostegno della candidatura a sindaca di Cinzia Valerio, comunicato relativo ai comizi dello scorso fine settimana.
L’attenzione per il sociale, come perno del programma della Coalizione ‘Castellana Vale’, e la deriva del civismo sono state le tematiche affrontate nei due incontri pubblici di sabato 4 e domenica 5 giugno, tenutisi nella bella e affollata cornice di Piazza Garibaldi. Oltre ai candidati della Coalizione a sostegno della candidata sindaco
Cinzia Valerio, presenti anche alcuni importanti ospiti.
Sabato 4 giugno è toccato al sindaco di Ginosa Vito Parisi introdotto da Angelo Sgobba, candidato della lista "Movimento Ecologia Integrale", sottolineare l’importanza di un’Amministrazione attenta al sociale per facilitare l’inclusione delle fasce più deboli della popolazione, rendendole protagoniste della macchina amministrativa. In
particolare Parisi ha illustrato quanto sta accadendo a Ginosa, città da lui amministrata, dove i percettori del Reddito di cittadinanza sono stati coinvolti in progetti utili alla comunità. Durante il comizio sono intervenuti Marina Pinto, Antonello Genco e Giuseppe Aversa per la lista "CambiAMO Castellana"; Mariella Bruno, Rosa Bruni e
Francesco Mavilio per "Milleluci"; Mimmo Mastronardi per "Castellana Viva" e Vittoriana Colacicco per "Movimento Ecologia Integrale".
Domenica 5 giugno, invece, si è parlato di civismo con la candidata sindaca Cinzia Valerio, il presidente dell’associazione politica e culturale ‘La Giusta Causa’ Michele Laforgia e la senatrice del Movimento Cinque Stelle Patty L’Abbate. Nell’incontro si è esaminato il caso Castellana, dove ormai il civismo è utilizzato per nascondere cambi di casacca da parte di chi vive di politica e non per la politica.
Secondo Laforgia Castellana è un piccolo laboratorio politico da film dell’orrore, nel quale cambiando e mischiando le percentuali dei componenti il risultato non cambia. Una deriva per il civismo nato come opportunità di fare politica fuori dai partiti e diventato un modo caricaturale di fare politica, aprendo al clientelismo in cui piccoli gruppi di potere decidono chi deve essere eletto, chi deve governare e a chi devono andare i soldi.
Secondo la candidata sindaco Valerio emblematico quello che accade per la partecipata Grotte di Castellana: “Ogni anno in grado di introitare un milione e mezzo di euro che, appena arrivati nelle casse del Comune, anziché essere utilizzati per il miglioramento del nostro territorio finiscono con il ripianare buchi di Bilancio, lasciando anche le Grotte in uno stato di abbandono”.
“Il Comune di Castellana anziché casa dei cittadini sembra la casa di pochi, e le Grotte negozio privato di qualcuno - aggiunge la senatrice L’Abbate che prosegue - Il Comune di Castellana è chiuso anche per me. Ci sono andata diverse volte a proporre dei Bandi, mi si diceva di sì, ma poi mi si invitava semplicemente a tagliare il nastro”.
Tanti i Bandi a cui Castellana non ha partecipato, come quelli per l’installazione di macchinette mangia plastica e dei pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, o per la ricezione di fondi da utilizzare nella piantumazione di nuovi alberi: “Ecco perché sto appoggiando Cinzia Valerio in questa competizione, perché Cinzia ha una marcia in più, le cose le vuole fare ed è anche in gamba e molto valida” ha concluso Patty L’Abbate.
L’ultimo appello della serata è stato per la partecipazione al voto del 12 giugno e alla scelta dell’unico voto utile possibile, il sostegno a Cinzia Valerio, accompagnato da un nuovo slogan di questa campagna elettorale: Qui non si arrende nessuno!