Riceviamo e pubblichiamo dalla castellanese Alice Lapenna in merito alle problematiche relative alla tratta Castellana-Grotte - Monopoli servita da autobus di linea. Con garbo e precisione, la nostra lettrice evidenzia situazioni incresciose e ricorrenti. Auspichiamo che, facendocene portavoce, possano non venire ignorate.
Buongiorno.
So che il titolo non è promettente, men che meno lo è scrivere certe cose la settimana che precede il Natale, ma dopo ieri mattina forse non era saggio aspettare, e rimandare.
Sono cliente dei Trasporti COTRAP, e della SitaSud in particolare, da oltre dieci anni. Iniziavo il liceo quando ho preso il pullman e ora che lavoro e frequento l'università ne faccio ancora un caro e buon uso per evitare di perdere tempo nel traffico, fra i parcheggi ed il resto. Tuttavia diventa sempre più scomodo, asfissiante e pericoloso prendere il mezzo la mattina, soprattutto la tratta che da Castellana va a Monopoli delle 7:10 e delle 7:25. Il primo parte da Castellana, quindi arriva in via Volturno che è vuoto, ma si riempie del tutto obbligando molti a stare in piedi. In questo caso non è il pullman il problema, ma come nessuno sia lì a controllare l'atteggiamento irresponsabile dei ragazzini che lo placcano in mezzo alla strada, occupano un'intera corsia senza farlo andare oltre un certo punto in modo da poter salire dove e come vogliono loro ed occupare i posti a sedere, e diventa tutto uno spingersi e spintonarsi per vincere la poltrona. In questo modo rallentano il traffico generale di tutti coloro che devono andare a lavoro, che magari sono in ritardo e vanno più veloci di quanto dovrebbero, e come ben sappiamo non siamo un paese di autisti provetti, gli incidenti capitano, ma i marciapiedi sono stati inventati per una ragione. Sostare nel mezzo della carreggiata con le cuffiette nelle orecchie o a giocare al cellulare non va bene, come non va bene spingere il pullman e mettere in difficoltà l'autista.
Il viaggio, tuttavia, è tutto sommato regolare.
Il secondo invece ha problemi ben diversi.
Arriva a Castellana già con i sedili completamente (o quasi) occupati, e l'autista dovrebbe far salire tutti quelli che salgono in via Volturno, quelli che salgono a Sicarico e quelli che salgono a Cristo Re. Non mi sento di esagerare nel dire che ieri mattina, 21/12/2022, erano più quelli in piedi che quelli seduti. Già a Castellana c'era il rischio potenziale che qualcuno rimanesse a terra, ci si è dovuti stringere e pressare gli uni agli altri per permettere a tutti di salire (e quelli che a Sicarico aspettavano di viaggiare non hanno avuto la possibilità di prendere il mezzo) occupando le scale di entrambe le porte oltre che lo spazio centrale e l'intero corridoio.
Non mi sono sentita per niente al sicuro, e non solo per l'eccessiva vicinanza con tutta quella gente in un luogo senza la possibilità di aprire le finestre, in un periodo in cui checché se ne dica i germi girano, il COVID-19 si diffonde ancora e l'influenza miete vittime obbligandole a letto per settimane tanta è la sua violenza. Non mi sono sentita al sicuro anche perché eravamo troppi, instabili, su un mezzo che non è studiato per ospitare tutte quelle persone, tutti quei ragazzi, tutti minorenni che devono andare a scuola. Ci siamo ritrovati ad assistere ad una discussione fra l'autista ed una madre, ed entrambi avevano ragione, perché lui vorrebbe portare tutti ma non può sia perché le regole dettano determinate cose, sia perché mette a rischio la sua vita, quella degli altri, la patente ed il lavoro, ma lei d'altra parte sottolineava come non fosse giusto impedire a dei ragazzi di andare a scuola, che è un dovere ed un diritto legittimo. Oltretutto si dilatano i tempi alle varie fermate per ovvie ragioni, perché chi è seduto deve scavalcare tutti quelli in piedi per poter lasciare il mezzo, e vanno via minuti interi che si aggiungono al ritardo generale, al traffico, al tempo.
Allora come fare a sistemare la cosa se entrambi gli orari impediscono comunque una fruibilità affidabile?
Io non lo so, non è il mio mestiere, è il vostro, ma da vostra cliente che sfrutta i mezzi da dieci anni, vi assicuro che non metterò più piede su quella linea nel periodo scolastico perché sentirsi in trappola per venticinque minuti è stato terribile, soprattutto conoscendo la pericolosità nota della strada che si sta percorrendo.
Il mio forse vuole essere un rimprovero, ma vorrei almeno che rifletteste sulla gravità della situazione. Anni fa non c'era tutta questa affluenza. Il primo pullman delle 7:10 aveva sempre molti posti liberi, quello delle 7:25 arrivava al massimo con cinque o sei persone in piedi. Ieri eravamo un gregge di pecore incastrate fra loro in una scatola troppo piccola per tutte quante. Mi trovo a ringraziare che ci fosse il sole, che non ci fosse il ghiaccio per le strade come gli anni passati, che non piovesse, che l'autista sia stato cauto.
In Italia siamo bravi a muoverci solo quando "la testa ormai è rotta", ma confido nel fatto che si possa evitare, almeno questa volta, almeno in queste cose.
Non mi aspetto una risposta, neanche la cerco, ma vorrei che questa testimonianza arrivi dove deve, e che faccia quel che deve.
Vengono inviati molti reclami per le più svariate ragioni e sono sempre ignorati.
Cordialmente vi auguro Buone Feste e un Buon Inizio Anno,
Alice Lapenna