Invitati a partecipare, nelle vesti di lettori, a Inchiostro di Puglia ci aveva colpiti il magnifico drago dipinto che campeggiava nell'atrio interno della Scuola Secondaria di I Grado “Silvia Viterbo”. Abbiamo voluto saperne di più ed ecco che cosa ci hanno raccontato...
Nell'ambito del Progetto “Per combattere le mafie” gli alunni della Scuola Secondaria di I grado “Silvia Viterbo” di Castellana-Grotte, per l'intero anno scolastico sono stati impegnati in numerose attività finalizzate ad approfondire il tema della mafia e della criminalità organizzata e a promuovere lo sviluppo di una consapevole cultura della legalità.
A partire dal 21 marzo 2016, Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime della mafia, gli alunni hanno assistito alla visione di film selezionati con cura. Hanno svolto diverse attività formative attraverso le quali è emersa l’opportunità di riflettere sull'importanza di porre in essere azioni “corrette” e “lecite”, a partire dal vissuto quotidiano.
Numerosi sono stati i lavori prodotti dagli alunni. Tra questi spicca un grande e significativo manifesto, collocato all'ingresso dell'edificio scolastico e ispirato ad un'affermazione del famoso attore Roberto Benigni, che, sul tema mafia, così si esprime: «Nelle fiabe non si insegna ai bambini che esistono i draghi – quello lo sanno già – si insegna ai bambini che i draghi si possono sconfiggere. Ed è quello che fanno scrittori come Saviano. Non dicono che la mafia c'è, ma dicono che la mafia può essere sconfitta».
Dalla ammirevole citazione dell’attore è nata l'idea di raffigurare simbolicamente la mafia attraverso l’immagine di un drago trafitto da una penna, per antonomasia emblema della cultura. Il sangue del drago si riversa sull'Italia, dipinta ai suoi piedi, in particolar modo sulle regioni del Meridione, nelle quali il fenomeno della criminalità organizzata sembra essere più diffuso. Il manifesto è stato realizzato da alcuni alunni delle classi terze sotto la guida del docente di arte prof. Mario Leogrande. Sono bastati semplici colori acrilici a base d'acqua e un cromatismo molto forte per trasmettere un chiaro messaggio: il drammatico fenomeno mafioso può essere combattuto con la “voce” della cultura e con l'educazione.
Un lavoro nobile in nome della legalità, intesa nel suo valore giuridico, etico e morale. Valore prezioso per la coscienza di ciascun cittadino.
Anche attraverso l’incontro con emblematiche figure che non si sono mai arrese alla pericolosa omertà, come magistrati, giornalisti, uomini di Chiesa e persone comuni, nonché mediante la collaborazione con diverse associazioni del territorio e della provincia (tra le quali le associazioni Libera, Ammazzateci tutti e Addiopizzo), gli alunni hanno avuto modo di comprendere l'importanza e il valore dell’essere cittadini onesti, animati da sani princìpi, cittadini pronti a sostenere una cittadinanza che mira a combattere la mafia e ogni comportamento illecito e moralmente riprovevole.
Una pagina importante per la loro crescita e la loro formazione.