Tutto pronto per la Fiera del Caroseno che quest’anno si svolgerà in contemporanea con il mercato settimanale la mattina di sabato 8 settembre.
Il tradizionale evento si svolgerà in via Roma, via Mazzini, via Fratelli Cisternino, via Leuzzi, via Federico di Svevia, via De Nicola (solo fronte via Federico di Svevia), via Vincenzo Longo (solo fronte via Federico di Svevia), via Plebiscito, via Cirillo, piazza Garibaldi - via Cavallotti (solo fronte piazza Garibaldi), via XX settembre (fino ad angolo via Volturno), via dell'Olmo (tratto compreso tra via F.lli Bandiera e via San Benedetto), via San Benedetto (tratto compreso tra via dell'Olmo ed il civico 15), Largo Porta Grande, largo San Giuseppe, via Cimitero (fino ad angolo largo San Giuseppe), via Bini e piazza Caduti Castellanesi.
Per consentire la viabilità nel centro cittadino si consiglia di parcheggiare presso le due aree di sosta individuate, ovvero, quella dell'Istituto Comprensivo "Angiulli-De Bellis" di via Poerio e quella dell'Istituto Comprensivo "Tauro-Viterbo" di via Polignano. Sotto il profilo della sicurezza sono stati previsti il Punto di Primo Soccorso e quello di Prevenzione Incendi, entrambi avranno la base operativa in largo Porta Grande.
Un grande sforzo organizzativo da parte dell'Assessorato alle attività produttive che ha coordinato il certosino lavoro degli uffici comunali interessati, in particolare lo sportello SUAP ed il corpo della Polizia Municipale.
Quella della mostra mercato detta "del Caroseno" ha radici antichissime che vanno ricercate nei solenni festeggiamenti religiosi della Madonna del Caroseno che si svolge sin dal 1692 ed è la seconda festa per importanza dopo quella della Madonna della Vetrana. In passato, proprio questi festeggiamenti erano meta di pellegrinaggio dai comuni limitrofi, ovviamente questo ha spinto i commercianti dell'epoca ad avviare un mercato per accogliere i pellegrini. E fu così che nacque questa antica tradizione. Era una grande occasione per i ragazzini dell'epoca per fare un po' di soldini vendendo la gomma degli alberi (a lômme in dialetto castellanese, NDR), le mandorle avvizzite (mènele annegghjôte), i noccuoli delle pesche (i nôzzere di precûochele), così da poter comprarsi dei piccoli giochi in creta (a cantarèdde, u pegnateddùzze, u fresckètte), o ancor meglio farsi una scorpacciata di fichi d'india.
I primi cenni storici sulla fiera sono stati trovati negli elenchi delle fiere angioine, è infatti tra le più antiche della Provincia di Bari. Sin dagli albori la fiera del Caroseno è stata inquadrata come fiera agricola e di casalinghi. Era occasione per i cittadini dell'epoca per acquistare e cretaglie come vasi, piatti, tegami e pignate. Era anche occasione di vendita dei primi fichi d'india al dettaglio che venivano in quel periodo a maturazione.