Alla vigilia della trecentoventottesima edizione delle Fanove, la grandiosa manifestazione di fede dei castellanesi per la grazia ricevuta nel 1691, fervono gli ultimi preparativi nella Città delle Grotte.
Simbolo palpabile di riconoscenza per la liberazione dalla peste, dopo la rituale accensione serale della fanova del Santuario Madonna della Vetrana, nella notte dell’11 gennaio saranno ben settantasei le pire che arderanno in città e nell’agro. Attesi, per l’occasione, molti visitatori attratti dal carattere unico dell’appuntamento. Il dodici gennaio, poi, festa patronale, la Sacra Icona giungerà nella chiesa di San Leone Magno per restarvi sino a domenica 20.
A garantire il compiuto svolgimento della manifestazione, patrocinata dal Comune di Castellana-Grotte, la rodata macchina organizzativa del Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte presieduto da Michele Guglielmi. Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere: appuntamenti civili e religiosi, informazioni utili, dettagli storici.
Il programma
Venerdì 11 gennaio 2019
Ultrasecolare manifestazione di devozione in onore di Maria Santissima della Vetrana, con canti sacri, musica popolare e gastronomia. Come da tradizione, alle ore 19:00 accensione della fanóva di largo San Francesco presso il Santuario della Madonna della Vetrana; di qui, un lungo corteo luminoso porterà il fuoco in città, altre fanóve allestite nelle strade e piazze di Castellana. Servizio musicale dell’Associazione Banda “Vito Semeraro” - Castellana-Grotte diretta dal maestro Carlo Maria Clemente.
Sabato 12 gennaio 2019
Venuta in paese della sacra Immagine di Maria Santissima della Vetrana
ore 8:00 Diana pirotecnica ditta Fire Eventmagic di Benedetti Luca
ore 9:00 Giro per le vie cittadine della banda musicale Associazione Banda “Castellana-Grotte” diretta dal maestro Vito D’Elia.
ore 10:00 Visita guidata gratuita alla scoperta della città di Castellana-Grotte a cura dell’Amministrazione Comunale di Castellana-Grotte, con partenza da piazza Nicola e Costa. Prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ore 18:00 Solenne Celebrazione Eucaristica Santuario Madonna della Vetrana presieduta da S. E. mons. Giuseppe Favale offerta delle corone auree alla Vergine Maria, animazione della Schola Cantorum “don Vincenzo Vitti” diretta da Vittorio Petruzzi
ore 19:00 Processione della venerata immagine di Maria Santissima della Vetrana dal Santuario alla chiesa di San Leone Magno. Itinerario: largo san Francesco, via Alberobello, via Selva, largo Gravinella (consegna delle chiavi della Città), viale Virgilio, via 3 Novembre, corso Italia, piazza Nicola e Costa, via N. de Bellis, via Bovio, piazza Garibaldi, piazza della Repubblica, via Trento, largo san Leone Magno. Servizio musicale dell’Associazione Banda “Castellana-Grotte” diretta dal maestro Vito D’Elia. Fantasia pirotecnica ditta Fire Eventmagic di Benedetti Luca.
Sabato 19 gennaio 2019
ore 20:30 Concerto per la Patrona della Filarmonìa Òrchestra pressola chiesa di San Leone Magno direttrice artistica Margherita Apruzzi, responsabile artistico Angelo Giodice, voce solista Mario Rosini.
Domenica 20 gennaio 2019
ore 8:00 Diana pirotecnica ditta Fire Eventmagic di Benedetti Luca
ore 9:00 Giro per le vie cittadine della banda musicale Associazione Banda “Vito Semeraro” - Castellana-Grotte diretta dal maestro Carlo Maria Clemente.
ore 10:30 Solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa di San Leone Magno presieduta da monsignor Giuseppe Laterza, consigliere Nunziatura Apostolica Italiana, animazione della Schola Cantorum “don Vincenzo Vitti” diretta da Vittorio Petruzzi.
ore 11:30 Processione della venerata immagine di Maria Santissima della Vetrana dalla chiesa di San Leone Magno al Santuario; itinerario: largo san Leone Magno, via Trento, piazza della Repubblica, piazza Garibaldi, via Bovio, via N. de Bellis, piazza Nicola e Costa, via R. Netti, via dell’Unità, largo Porta Grande, piazza C. Castellanesi, via Selva, via Alberobello, largo san Francesco, Santuario Madonna della Vetrana. Servizio musicale dell’Associazione Banda “Vito Semeraro” di Castellana-Grotte. Fantasia pirotecnica ditta Fire Eventmagic di Benedetti Luca
Domenica 27 gennaio 2019
ore 20:30 Omaggio musicale alla Patrona Santuario Madonna della Vetrana Concerto della banda musicale Associazione Banda “Vito Semeraro” di Castellana-Grotte diretta dal maestro Carlo Maria Clemente, con la partecipazione della Schola Cantorum “don Vincenzo Vitti” diretta da Vittorio Petruzzi.
La storia
Si racconta che, a fine Seicento, da Cattaro, l’odierna città montenegrina di Kotor sulla sponda opposta dell'Adriatico, a bordo di una nave approdata nel tratto di costa a nord di Cozze, la peste giunse nel Barese. Annidatosi nelle merci, yersinia pestis - il temibile batterio responsabile della patologia, giunse dapprima a Conversano per diffondersi, in seguito, a tutti i Comuni viciniori. Il cordone sanitario disposto dalle autorità, infatti, non poté impedire l’abbattersi di un flagello di proporzioni inaudite. Le pessime condizioni igieniche dell’epoca, poi, facilitarono il contagio del morbo, sulle cui modalità di diffusione ancor poco si sapeva. Il notaio castellanese Giacobbe Fanelli, in data 6 marzo 1691, scriveva: “Nel prossimo passato mese di Decembre, così permettendo Iddio giustamente sdegnato contro di noi per li nostri peccati, s’attaccò in questa terra di Castellana la peste et in spatio di giorni venti in circa, ne morirono di detto male e per sospetto di quello, al numero ventidue persone tra grandi e piccoli”.
Si ricordano tre figure, in quel terribile frangente: il medico Giuseppe Valerio De Consolibus, membro del Comitato di Salute Pubblica e primo ad intuire l’alta contagiosità del morbo, il primicerio Giuseppe Gaetano Lanera e il prete don Giosafat Pinto. Se il primo, con sincera abnegazione, si occupò dei corpi, gli altri si diedero a perpetrare la guarigione attraverso la preghiera. Il terrore delle sofferenze viste come segno del castigo divino, infatti, attanagliava l’animo dei castellanesi. Ogni contatto umano era evitato, ogni superstiziosa pratica, adottata.
Nel corso delle loro veglie di preghiera notturne, i due religiosi ebbero al contempo la medesima ispirazione: la Madonna della Vetrana avrebbe salvato i castellanesi. Nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, infatti, al primicerio Lanera venne dai Cieli il comando di erigere in onore della Vergine una nuova grande chiesa e a don Giosafat Pinto fu suggerita, nel corso di una veglia di preghiera, l’unzione dei malati e la formula sacra. Come testimoniato dal notaio Fanelli, i malati furono risanati e il contagio fu arrestato. Dal 23 dicembre del 1690, giorno nel quale emerse notizia dei primi casi, sino alla sua scomparsa, la peste provocò la morte di soli ventidue castellanesi. In segno di gratitudine fu disposto l’ampliamento della chiesa della Madonna della Vetrana, l’attuale Santuario sulle alture castellanesi, lungo la via per Alberobello. Il sacro edificio fu affidato alle cure degli osservanti scalzi di San Pietro d’Alcantara. Dopo alterne vicende, il Santuario fu affidato ai frati minori, ancor oggi custodi della Madonna tanto cara ai castellanesi. E proprio i castellanesi, memori per lo scampato flagello, da allora riservano alla Santa Liberatrice solenni onori, l’11 e 12 gennaio e l’ultima domenica di aprile. Responsabile dei festeggiamenti è il Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte, allo stato attuale presieduto da Michele Guglielmi.
Se la sontuosa Festa d’aprile rappresenta uno degli appuntamenti impedibili per gli amanti dell’arte pirica, delle luminarie artistiche e delle esibizioni bandistiche, unica è la festa gennaiola.
Sono le Fanove, dal greco φανός (fanòs), lanterna, torcia, fiaccola. La festa attraverso il fuoco è rito che affonda le sue radici nell’antichità. Molte le feste del fuoco al Meridione in tutto l’areale mediterraneo; celebri, ad esempio, i fanoi di Kozani, città macedone, probabile eredità di riti dionisiaci.
Naturalmente, il trascorrere dei secoli ha visto mutare le Fanove castellanesi. Da un lato, l’ausilio di mezzi meccanici ha ingigantito le proporzioni dei falò; dall’altro, i roghi sono cresciuti di numero, giungendo quasi a cento nelle ultime edizioni. Complici i nuovi mezzi di comunicazione e l’impegno degli Amministratori, la manifestazione è enormemente cresciuta. Ma starà ai castellanesi sventare il rischio di un’eccessiva commercializzazione, coniugando il rispetto per le proprie tradizioni, alle comprensibili istanze di sviluppo della comunità. La scommessa è ardua: traghettare un’eredità dal cospicuo valore storico, sociale, culturale e religioso ai posteri, intatta nella sua unicità. Di certo, ne vale la pena.
L’inno
“Tu sei del popolo” di Angelo M. Mastromattei
Ave, immortal benefica,
Nostra Corredentrice,
Madre per cui felice
vive l’umanità.
Grati porgiamo un cantico
all’alma tua bontà.
Ritornello
Patrona amabile
di Castellana,
pietosa Vergine
della Vetrana.
Tu sei del popolo
letizia e pace
fonte verace
di carità.
Come da te già furono
mesti ed afflitti figli
salvi ne’ lor perigli,
la grande tua virtù.
Con questo nome onorasi,
o Madre di Gesù
Attenzione!
Un consiglio ai visitatori: non raggiungere il centro città in auto, ma servirsi delle tante aree di sosta gratuite e del bus navetta. Due sono le aree di sosta con annesso servizio di bus navetta: la prima presso il Centro commerciale Grotte lungo la provinciale Putignano - Castellana-Grotte, dove si potrà parcheggiare gratuitamente e raggiungere in navetta piazza Leonardo da Vinci, la seconda in via Polignano - zona Pip dalla quale si potrà raggiungere in bus navetta l’area antistante la stazione di servizio ENI di via Monopoli, a due passi da largo Porta Grande cuore pulsante della festa. Il servizio di bus navetta sarà attivo dalle ore 18:30 sino alle ore 1:30. Inoltre, sono stati predisposti due parcheggi auto in centro presso il plesso scolastico “Andrea Angiulli” di via Poerio e presso il plesso scolastico “Silvia Viterbo” di via Polignano.