Dalle associazioni "Noi per" e ''Castellana Conviene'' la cronaca dell'iniziativa di solidarietà intrapresa in occasione delle Fanove.
La festa della Madonna della Vetrana è molto partecipata dai Castellanesi che continuano a sentirsi figli amati dalla “loro Madonna” la quale, non solo li ha salvati dalla peste, ma - nelle vite di ciascuno - non smette di essere una Madre presente e premurosa.
Non si spiegherebbe diversamente la costanza e l’affluenza che, da secoli, si registra alle celebrazioni liturgiche dell’11 gennaio ed alle decine di falò che si accendono in ogni quartiere.
Le associazioni “Castellana Conviene” e “Noi Per” hanno pensato di onorare la Madonna della Vetrana con un' iniziativa diversa dalle solite, ma significativa: una visita alle Grotte di Castellana e un pranzo insieme a decine di famiglie bisognose che durante l’anno sono già assistite, con cibo, medicine, vestiti, da “Noi Per”.
La mattina del 12 gennaio, grazie alla disponibilità della Grotte di Castellana srl, decine di persone sono state ammesse gratuitamente alla visita completa del complesso. Adulti e bambini hanno potuto ammirare un patrimonio del quale avevano sino ad allora solo sentito parlare.
Dopo la visita alle Grotte e alla mostra dei lavori dei bambini delle scuole castellanesi partecipanti al concorso di Castellana Conviene presso il Museo Speleologico "Franco Anelli", ci si è trasferiti presso il ristorante "La taverna degli amici". Ad accogliere i partecipanti, il titolare Francesco Valente e il direttivo di “Castellana Conviene”. Qui è stato offerto un banchetto preparato con i proventi dalle donazioni di: Il Piatto Fumante, Pizza e Spaghi, Rotì, Braceria da Mimmo, Il Casalicchio, La Fenice, Non solo Carni, Cantina Rotolo, Mebi Shop, Galizia Filippo, Panificio Paolo Narducci, Panificio Mario Narducci, Panificio Mancini, Pasticceria Chantilly, Lavanderia Rinaldi.
Tra un pasto e l’altro si è creato un clima famigliare di accoglienza, nel quale i più piccoli hanno raccontato della visita alle Grotte, si è scherzato, insomma, un giorno diverso, nel quale una festa religiosa è stata l’occasione per una "festa dell'umanità".
Al termine del pranzo, anche un regalo imprevisto da parte di un assistito, uno chef in pensione: due ottime torte con crema e pan di spagna. Perché dietro ogni storia di bisogno si nascondono un’umanità e una professionalità in attesa del calore di un’amicizia.
Se i frati del Santuario non sono potuti intervenire a causa del furto avvenuto nella sera delle Fanove, la sensazione di vicinanza della Patrona è stata forte, con il calore della solidarietà che ha ricordato quello delle Fanove a lei dedicate.