La presenza di rifiuti ospedalieri trattati, anche pericolosi, nell'RSU cittadino, segnalata più volte anche dalla nostra testata - Rifiuti contaminati, è successo ancora - Riufiuti contaminati nel cassonetto, intervento dei VVFF in via Fermi, è spesso al centro di enormi problematiche di natura gestionale per la partecipata comunale che si occupa della racccolta e dello smaltimento. Per far fronte a questa grave problematica, da Palazzo comunicano l'avvio della collaborazione con l'I.R.C.C.S. ''De Bellis''per lo smaltimento dei ROT.
Novità per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri trattati (ROT) nel territorio di Castellana-Grotte. Per ovviare all'annoso problema dello smaltimento non corretto dei rifiuti ospedalieri, che in passato ha dato diversi problemi alla Multiservizi Spa, incrementando i costi di smaltimento a carico dei cittadini, l'I.R.C.C.S. "De Bellis" di Castellana-Grotte si è reso disponibile a gestire i rifiuti in questione. I cittadini castellanesi, infatti, da adesso potranno smaltire questo tipo di rifiuti ospedalieri presso l'istituto di ricerca di Castellana Grotte sito in via Turi. A beneficiare dell'accordo sono soprattutto quei soggetti che sono sottoposti a terapie mediche speciali che impongono lo smaltimento corretto dei rifiuti, come ad esempio campioni biologici, aghi per prelievi, sacche per flebo, cateteri, sacchi per urine, medicazioni, deflussori e tutti i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. I cassonetti idonei sono disposti nel centro di ricerca nei pressi della farmacia interna. Per informazioni è stato anche messo a disposizione il numero di telefono dell'ufficio tecnico dell'IRCCS, ovvero lo 080/4994156, disponibile per richieste di informazioni dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13:00.
Diversi sono stati i rinvenimenti negli ultimi anni all'interno dei cassonetti dell'indifferenziata. Sono alle cronache, infatti, già dal 2016, diversi ritrovamenti di materiale di varia natura con tracce di contaminazione radioattiva in alcune isole ecologiche di prossimità disposte in varie zone del centro cittadino. L'ultimo caso è stato scoperto dagli operatori dell'associazione Fare Ambiente che si occupa da novembre scorso di coadiuvare la Polizia Locale nel controllo degli illeciti ambientali.