Presso la Camera dei Deputati, nella conferenza stampa Beni comuni e land grabbing di ieri, intervento dell'imprenditore agricolo castellanese Francesco Mastroleo.
In occasione della presentazione, da parte dei legali Rienzi e Giuliano, del ricorso del Codacons al TAR del Lazio per l’annullamento previa sospensiva della Delibera della regione Puglia n. 1890 "Azioni di contrasto alla diffusione della Xylella Fastidiosa, in applicazione della decisione di esecuzione (UE) 789/2015", sulla base delle risultanze che sarebbero emerse dallo studio commissionato dal Comitato per la Salvaguardia Ambiente e Territorio della Valle d’Itria e dall’Associazione Terre d’Egnazia ad Alberto Lucarelli, costituzionalista, ordinario presso l’Università Federico II di Napoli, relazione del nostro concittadino Francesco Mastroleo.
Intervenuto a latere di Lucarelli, dei parlamentari Sara Cunial (M5S) e Saverio De Bonis (Misto), dell'imprenditore oleario Giuseppe Vinci e di Raffaele Trisciuzzi, consigliere comunale M5S di Fasano, Mastroleo ha affermato: “Sarebbe ora che qualcuno ascoltasse gli agricoltori. Fino ad ora sono stati versati fiumi di soldi pubblici nelle tasche di tecnici che in cinque anni non hanno fatto altro che criticare il nostro operato e proporci come unica soluzione gli abbattimenti dei nostri ulivi. Complimenti! Si rendono conto questi signori che senza alcuna garanzia né base scientifica ci stanno dicendo di distruggere il nostro preziosissimo patrimonio olivicolo? Magari per barattarlo con le cultivar che queste leggi bislacche ci vorrebbero imporre. Una la FS17 è soggetta a brevetto e richiede cospicui quantitativi di acqua, bene che da noi è tanto prezioso quanto costoso. L’altra, il Leccino, è addirittura uno dei pochi ulivi autosterili. Insomma due cultivar che di produttivo e redditizio non hanno davvero nulla, idonee solo a produrre un olio di serie B, vendibile a bassissimo prezzo. Il contrario di ciò su cui dovremmo puntare, ovvero la qualità. Chi non capisce questo significa che non conosce il nostro lavoro, la nostra terra e il nostro olio”.
Nella foto sotto, Mastroleo, primo a sinistra, in un momento della conferenza, immagine tratta da