In occasione della "Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani", che si celebra oggi, venerdì 8 febbraio in memoria di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese all'età di 7 anni.
Santa protrettrice delle donne e degli uomini venduti come schiavi nel mondo, per tutta la vita portò sul corpo i segni delle tragiche esperienze di violenza subìte da bambina. Giunta in Italia dal Sudan, quando le fu permesso di tornare libera, diventò Suor Bakhita nell'Ordine delle Canossiane. In suo ricordo, l'8 febbraio, giorno della sua scomparsa, ricorre l'onomastico del nome Giuseppina.
La schiavitù, purtroppo, è un fenomeno ben lungi dall'essere debellato.
Solo nel nostro Paese, si stima siano tra le 75.000 e le 120.000 le vittime della tratta, schiave costrette alla prostituzione. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne, tra i 13 e i 17 anni.
Molti gli eventi organizzati in tutt'Italia dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
L'associazione - fondata nel 1968 da don Oreste Benzi - è impegnata da allora, concretamente e con continuità, per contrastare l'emarginazione e la povertà. La Comunità lega la propria vita a quella dei poveri e degli oppressi e vive con loro, in condivisione diretta con gli emarginati, i rifiutati, i disprezzati. Non tutti sanno che anche a Castellana-Grotte da anni vive e opera una costola di questa realtà. Martedì 14 febbraio, in occasione dell'incontro a Palazzo comunale La libertà non si tratta, potremo conoscere questa preziosa realtà: testimonianze, dati e prospettive di chi quotidianamente lavora - in contrasto alla malavita e alla violenza - per debellare la piaga della schiavitù femminile.