Con ordinanza n. 15 del 19 marzo 2019 siglata dal sindaco Francesco De Ruvo indicati gli obblighi di interventi contro la processionaria del pino a carico dei detentori di piante di pino e di conifere in genere.
Si tratta dell'infestazione da lepidotteri urticanti che attanaglia conifere e alberi di alto fusto del territorio comunale.
Con l’arrivo della stagione primaverile infatti, si ripresentano le condizioni ambientali favorevoli per la proliferazione e la diffusione di insetti infestanti, nella fattispecie di lepidotteri quali la “processionaria del pino” e la “processionaria della quercia”;
La lotta alla processionaria, così come previsto da alcuni decreti ministeriali è obbligatoria da parte dei detentori di piante di Pinus pinea, Pinus nigra, Pinus sylvestris, Pinus pinaster, di cedri e delle conifere in genere, perché costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza del popolamento arboreo e può costituire un grave rischio per la salute delle persone e degli animali;
Inoltre, sono risaputi i rischi di carattere sanitario, a seguito del contatto diretto con le larve, oppure in conseguenza della dispersione dei peli urticanti di queste ultime nell’ambiente, possono riguardare irritazioni epidermiche o reazioni allergiche infiammatorie a livello delle prime vie respiratorie, con possibili episodi di significativa intensità e durata, nei riguardi di individui particolarmente suscettibili o nei confronti di animali domestici. Al fine di prevenire rischi per la salute delle persone e degli animali, il sindaco ha emanato il provvedimento con il quale chiede la piena collaborazione dei cittadini, per garantire il contenimento delle infezioni di processionaria.
L’ordinanza prescrive:
- di vigilare, ciascuno per le rispettive competenze, effettuando tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi a dimora nelle loro proprietà (in particolare detentori di piante di pino e di quercia, Pino silvestre (pinus sylvestris), Pino nero (Pinus nigra), Pino strobo (Pinus strobus), tutte le specie arboree quali quercia, olmo, carpine, tiglio, salice, castano, robinia e piante da frutto) al fine di accertare la presenza di nidi della processionaria del pino (truamatocampa pityocampa), la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionaria) e di Euprottide (Euproctis chrysorrhoea-Linnaeus);
- di intervenire immediatamente nel caso si riscontrasse la presenza dei nidi della processionaria e/o dell’Euprottide, con la rimozione e la distruzione in loco degli stessi, e con l’attivazione della profilassi, rivolgendosi a ditte specializzate. I nidi si presentano normalmente in forma di grosse masse simili alla seta di color bianco-grigio e sono localizzati soprattutto sui rami più alti ed esterni. Tutte le operazioni devono avvenire in sicurezza, mediante una ditta specializzata con operatore munito di appositi D.P.I. quali: tuta, mascherina, guanti, occhiali protettivi e idonea strumentazione;
- il divieto assoluto di depositare rami con nidi di processionaria nel territorio o il loro conferimento presso i contenitori per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, indifferenziato e organico, nonché nei cestini dislocati nel territorio comunale.