Le chiavi della Città sono state riconsegnate dall'orafo castellanese Gianvito Nitti. A commissionare i lavori in vista dell'imminente Festa d'aprile, il Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte presieduto da Michele Guglielmi.
Dopo un accurato lavoro comprendente la pulitura, il bagno dorato e il bagno protettivo contro le intemperie esterne, le chiavi - dal contenuto valore pecuniario, ma dalla forte carica simbolica per la comunità castellanese - sono tornate a splendere. L'artigiano castellanese ha generosamente rinunciato ad ogni compenso per il lavoro svolto, chiedendo di devolvere in beneficenza la somma dovutagli.
Ma qual è la storia delle ''chiavi della Madonna''?
Com’è noto, alla venuta della Sacra Effige, in segno di rispetto e affidamento, il primo cittadino Francesco De Ruvo consegna le chiavi della Città alla Vergine. In particolare, nel corso dei festeggiamenti di gennaio, la cerimonia di consegna avviene a largo Gravicella; alla Festa d’aprile, invece, la consegna avviene all’ingresso da via Serritella della Villa comunale ‘’Tacconi’’. Quando l’Icona lascia Castellana-Grotte per far ritorno alla sua dimora abituale, il Santuario Madonna della Vetrana, la riconsegna delle chiavi avviene, a gennaio come ad aprile, in largo Porta Grande, accanto alla Fondazione “Viterbo”.
Non tutti sono a conoscenza, però, che Le chiavi odierne sono una riproduzione di quelle originali. Come riferito dallo storico locale Donato Mastromarino, infatti, le chiavi in bronzo dorato furono donate alla Madonna nel 1929 dal signor Baccarelli. Nel febbraio del 1988, purtroppo, il manufatto bronzeo, pur scarso di valore intrinseco, fu sottratto da ignoti.
Colpito dal fatto, Saverio Tauro, ragioniere economo comunale, ne commissionò la riproduzione al gioielliere Pietro Corbascio. Tramite un orafo fiorentino, le chiavi furono perfettamente riprodotte in argento dorato e donateal sindaco dell’epoca Giangrazio Proietto nel corso della cerimonia di benedizione tenutasi presso il Santuario Madonna della Vetrana il 23 aprile del 1988.
Ecco il manufatto nel ritrovato splendore.