Oggi, mercoledì 2 giugno, si ricorda la nascita della Repubblica Italiana.
Si rammenterà, infatti che il 2 e 3 giugno 1946 vi fu il referendum per la scelta fra monarchia e repubblica, consultazione a suffragio universale alla quale, per la prima volta, parteciparono le donne.
Il referendum istituzionale del 1946, infatti, va ricordato anche perché si trattò della prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Se il voto femminile debuttò il 10 marzo del 1946, con le amministrative che si svolsero in 436 Comuni dopo la caduta del Fascismo, fu il 2 e il 3 giugno che le italiane poterono esprimersi, per la prima volta, in consultazioni politiche.
Com'è noto, il il simbolo dell'Italia turrita, personificazione nazionale dell'Italia, ottenne 12.717.923 voti, il simbolo della monarchia, lo stemma sabaudo guadagnò 10.719.284 preferenze. Il 10 giugno 1946, la Corte di Cassazione dichiarò, dopo ottantacinque anni di regno, la nascita della Repubblica Italiana.
Il Sud era notoriamente monarchico. Nella provincia di Bari, circoscrizione Bari-Foggia, scelsero la Repubblica in 190.662. Chiesero il mantenimento dello status quo in 355.744.
Le celebrazioni principali della ricorrenza civile avvengono a Roma, secondo un cerimoniale immutato nei decenni: la deposizione della corona d'alloro in omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana, l'esecuzione dell'Inno di Mameli, l'esibizione delle Frecce Tricolori; anche quest'anno, a causa della pandemia, non ha avuto luogo la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali.
A lato la scheda di voto, sotto il discorso del presidente Mattarella.