La prima è in pianta stabile in prima squadra dove ha esordito a soli 12 anni ed è da anni un punto di riferimento di tutte le formazioni giovanili Zero5. La seconda ha fatto registrare negli ultimi tempi una notevolissima crescita tecnica che l'ha proiettata nella selezione regionale. Segue l'esempio di mamma Anna Tanese ed ha "mani buone". Cresce a pane e pallavolo.
Il Trofeo delle Regioni, denominato Kinderiadi, si svolgerà in Friuli Venezia Giulia, a Lignano Sabbiadoro, Latisana e Rivignano Teor dal 23 al 28 giugno. La manifestazione è riservata ad atleti Under 16 nel maschile ed Under 15 nel femminile e prevede tornei Indoor e di Beach Volley. Ventuno squadre per ciascuno dei quattro tornei in rappresentanza delle varie Regioni, oltre 500 atleti, un enorme serbatoio di talenti naturali scaturito da lunghe selezioni territoriali e regionali.
Nella scorsa edizione svoltasi in Abruzzo, il Trofeo fu conquistato dal Lazio e la Puglia riuscì ad ottenere un ottimo quarto posto, il miglior risultato di sempre, ma "sarà difficilissimo ripetere l'exploit dello scorso anno", dice il selezionatore regionale Donato Radogna, un tecnico molto conosciuto ed amato a Castellana, tornato sui campi proprio per tentare di rilanciare il settore giovanile regionale, "in 35 anni la Puglia non era mai andata oltre il settimo posto di una decina di anni fa".
Il tecnico barese, universalmente riconosciuto come uno dei migliori tecnici italiani, è fiducioso, come suo solito, ma non
nasconde le difficoltà che rendono molto impervio il cammino della nostra rappresentativa. "Si, quest'anno abbiamo qualche problema in più, ma noi, ovviamente, ci proveremo. Abbiamo un approccio difficilissimo perché giocheremo il primo giorno contro Emilia e Veneto che sono sempre state delle regioni di riferimento per il volley nazionale (gli accoppiamenti scaturiscono da un ranking relativo ai risultati conseguiti negli ultimi 3 anni, ndr). Incontrare subito queste formazioni, può condizionare il nostro cammino. Se va bene puoi giocartela nelle prime otto, altrimenti si passa direttamente alle posizioni dal 13° al 21° posto.
Ma non è solo quello, abbiamo difficoltà legate proprio alle caratteristiche del nostro movimento giovanile. Le 18 giocatrici iniziali (ridottesi a sole 12 per problemi vari) provenivano da ben 14 diverse società. Pochi allenamenti, pochissimi collegiali, scarso affiatamento. In qualche caso poi per scelte sbagliate delle famiglie o delle società, mi ritrovo ragazze che hanno giocato pochissimo o fuori ruolo. Sarebbe auspicabile investire sulle migliori atlete facendole crescere insieme, come avviene in altre regioni. Per esempio, la vincitrice dello scorso anno, il Lazio, contava su undici elementi della stessa società (Volleyrò, Casal dei Pazzi, ndr). Bisognerebbe aiutare molto di più quelle società disposte a puntare sui giovani".
Insomma, niente voli pindarici, piedi ben saldi in terra, ma l'entusiasmo e la voglia di far bene del gruppo è palpabile.
"Sarà una bellissima esperienza", dice la palleggiatrice Gaia Pinto, "lavorare con mister Radogna è un piacere perché dà moltissime indicazioni tecniche e ci aiuta sia tecnicamente che moralmente".
Naturalmente non manca un po' di apprensione "ammetto di essere un po' spaventata, ansiosa", dice Stefania Recchia una delle più giovani del gruppo, ma forse colei che ha maturato maggiori esperienze in campo, "saremo lontano da casa, contro giocatrici forti, ma sarà una nuova esperienza esaltante, sono pronta e voglio ripagare chi mi ha dato fiducia".
Naturalmente, molto soddisfatta la società: "Due atlete nella rappresentativa è una bella soddisfazione", ammette il responsabile tecnico della Grotte Volley Massimiliano Ciliberti, "il merito è tutto dei nostri tecnici (Frandesco De Robertis e Giovanni Deligio, ndr), che hanno fatto un ottimo lavoro facendo crescere il gruppo, ma anche le singole atlete. Vedremo di fare ancora di più nel settore giovanile ma i problemi non sono solo economici. C'è poca cooperazione tra le società. Noi possiamo offrire alle ragazze la possibilità di giocare in campionati nazionali, ma spesso le piccole società preferiscono tenersi strette le ragazze migliori facendole giocare in categorie inferiori, ostacolando la loro crescita e disperdendo il loro patrimonio. Ma adesso ci godiamo questa convocazione che ci riempie di orgoglio e ci da la forza per impegnarci ancora di più".
Come si suol dire, comunque vada, per la Zero5 Castellana Grotte sarà un successo!