Non mancano le giustificazioni, ma nel quarto set decisivo si poteva e doveva fare di più.
La terza giornata di ritorno del campionato nazionale di serie A2 UnipolSai di pallavolo maschile ha messo di fronte l’ultima in graduatoria con una sola vittoria all’attivo e la squadra giallo-blu reduce da tre sconfitte consecutive, da un lungo periodo nel quale si sono registrate diverse assenze di titolari e dall’ultima tegola della squalifica per ben tre gare del palleggiatore titolare Pedron.
Queste situazioni hanno sicuramente condizionato la gara, anche se il giovanissimo Latorre, subentrato a Pedron, non ha sfigurato. “Pietro ha dato il suo contributo,” - spiega il tecnico locale Fanizza - “qualche disagio è comprensibile perché è un ’94 e l’anno scorso faceva la B2. Non è semplice adattarsi subito in A2, ma sono convinto che farà bene in futuro e penso che queste tre giornate di assenza di Pedron lo faranno crescere tantissimo”.
Questi i sestetti in campo.
Alessano: Armenakis opposto a Parisi, Schwagler e Bolla in banda, Torsello e Musardo centrali, Bisanti ed Ancora liberi.
Materdomini: Latorre in diagonale con Morelli, top scorer con 29 punti, Castellano e Bevilacqua schiacciatori, Giosa e Spadavecchia al centro, Nero e Vanni Primavera liberi.
Ecco una breve cronaca della gara.
Alessano mostra subito determinazione, conquista e mantiene un piccolo vantaggio (9-12 al timeout tecnico). Riceve e difende meglio dei locali che stentano ad entrare in partita. Sull’11-17 mister Fanizza chiama un timeout discrezionale, c’è un piccolo sussulto dei suoi, vanificato però da diversi errori. Il set si chiude sul 19-25. Così Fanizza: “A me è dispiaciuto per come abbiamo approcciato il primo set, perché può starci al quarto set quando le forze vengono a mancare, ma non al primo”.
Nel secondo set la Materdomini migliora le proprie percentuali di attacco e ricezione e giunge in vantaggio di 12-9 al parziale, ma poi ricominciano le disattenzioni ed i leccesi si riportano avanti (16-17) grazie ai colpi del greco Armenakis e mantengono il vantaggio fino al 22-25 finale.
Anche nel terzo set la situazione sembra essere la stessa. Giosa subisce un piccolo infortunio e viene temporaneamente sostituito dal giovane De Serio. Siamo sul 4-6 per i leccesi e Morelli finalmente suona la carica e ribalta il parziale (8-6). I locali migliorano sensibilmente ed i leccesi ne subiscono il ritorno, cedendo fino al 25-18 finale. La gara sembra raddrizzata!
Nel quarto set la Materdomini parte finalmente conscia delle proprie potenzialità e conduce fino al timeout tecnico (12-10), ma poi si assiste ad una nuova involuzione: Alessano ne fa quattro di fila (12-14) ed i giallo-blu locali tornano a sbagliare. Sul 19-24 si assiste ad un nuovo sussulto dei padroni di casa che però riescono a recuperare solo 3 punti. Si chiude 22 a 25 ed i leccesi portano a casa l’intera posta.
“Siamo stati fortunati”, commenta con modestia il tecnico leccese Medico, “abbiamo trovato un Castellana rimaneggiato per l’assenza del palleggiatore. Anche noi abbiamo sofferto tanto in passato per gli infortuni. Adesso andiamo avanti, senza obiettivi predefiniti, ma cercando di finire il campionato in modo dignitoso, sperando che la fortuna ci aiuti ancora”.
Al contrario, il Direttore Sportivo castellanese, Vito Primavera, non crede che si sia trattato solo di sfortuna. Non riesce a nascondere il proprio disappunto e la propria amarezza, ma la sua grande esperienza lo porta ad analizzare la gara con il giusto distacco: “Sicuramente abbiamo molti alibi. Non solo l’assenza di Pedron, ma anche Castellano e Morelli non al massimo. Abbiamo perso sulla resistenza. Nel quarto set eravamo sul 12 a 10 ed abbiamo mollato completamente, toccando il fondo. Adesso dobbiamo cercare di recuperare la condizione fisica di Castellano e Morelli, credo che questa sia la priorità”.
Dello stesso parere Vincenzo Fanizza: “I tanti errori sono determinati da 40 giorni di allenamenti senza la squadra al completo. Castellano è stato completamente fermo per 40 giorni. Poi ha completato tutto la tegola del palleggiatore. Stasera non potevamo andare oltre.
In tutto questo non viene molto compromessa la situazione di classifica perché anche le dirette inseguitrici hanno perso, ma bisogna cambiare registro. A cominciare dalla prossima, durissima trasferta a Vibo Valentia.
La terza giornata di ritorno del campionato nazionale di serie A2 UnipolSai di pallavolo maschile ha messo di fronte l’ultima in graduatoria con una sola vittoria all’attivo e la squadra giallo-blu reduce da tre sconfitte consecutive, da un lungo periodo nel quale si sono registrate diverse assenze di titolari e dall’ultima tegola della squalifica per ben tre gare del palleggiatore titolare Pedron.
Queste situazioni hanno sicuramente condizionato la gara, anche se il giovanissimo Latorre, subentrato a Pedron, non ha sfigurato. “Pietro ha dato il suo contributo,” - spiega il tecnico locale Fanizza - “qualche disagio è comprensibile perché è un ’94 e l’anno scorso faceva la B2. Non è semplice adattarsi subito in A2, ma sono convinto che farà bene in futuro e penso che queste tre giornate di assenza di Pedron lo faranno crescere tantissimo”.
Questi i sestetti in campo.
Alessano: Armenakis opposto a Parisi, Schwagler e Bolla in banda, Torsello e Musardo centrali, Bisanti ed Ancora liberi.
Materdomini: Latorre in diagonale con Morelli, top scorer con 29 punti, Castellano e Bevilacqua schiacciatori, Giosa e Spadavecchia al centro, Nero e Vanni Primavera liberi.
Ecco una breve cronaca della gara.
Alessano mostra subito determinazione, conquista e mantiene un piccolo vantaggio (9-12 al timeout tecnico). Riceve e difende meglio dei locali che stentano ad entrare in partita. Sull’11-17 mister Fanizza chiama un timeout discrezionale, c’è un piccolo sussulto dei suoi, vanificato però da diversi errori. Il set si chiude sul 19-25. Così Fanizza: “A me è dispiaciuto per come abbiamo approcciato il primo set, perché può starci al quarto set quando le forze vengono a mancare, ma non al primo”.
Nel secondo set la Materdomini migliora le proprie percentuali di attacco e ricezione e giunge in vantaggio di 12-9 al parziale, ma poi ricominciano le disattenzioni ed i leccesi si riportano avanti (16-17) grazie ai colpi del greco Armenakis e mantengono il vantaggio fino al 22-25 finale.
Anche nel terzo set la situazione sembra essere la stessa. Giosa subisce un piccolo infortunio e viene temporaneamente sostituito dal giovane De Serio. Siamo sul 4-6 per i leccesi e Morelli finalmente suona la carica e ribalta il parziale (8-6). I locali migliorano sensibilmente ed i leccesi ne subiscono il ritorno, cedendo fino al 25-18 finale. La gara sembra raddrizzata!
Nel quarto set la Materdomini parte finalmente conscia delle proprie potenzialità e conduce fino al timeout tecnico (12-10), ma poi si assiste ad una nuova involuzione: Alessano ne fa quattro di fila (12-14) ed i giallo-blu locali tornano a sbagliare. Sul 19-24 si assiste ad un nuovo sussulto dei padroni di casa che però riescono a recuperare solo 3 punti. Si chiude 22 a 25 ed i leccesi portano a casa l’intera posta.
“Siamo stati fortunati”, commenta con modestia il tecnico leccese Medico, “abbiamo trovato un Castellana rimaneggiato per l’assenza del palleggiatore. Anche noi abbiamo sofferto tanto in passato per gli infortuni. Adesso andiamo avanti, senza obiettivi predefiniti, ma cercando di finire il campionato in modo dignitoso, sperando che la fortuna ci aiuti ancora”.
Al contrario, il Direttore Sportivo castellanese, Vito Primavera, non crede che si sia trattato solo di sfortuna. Non riesce a nascondere il proprio disappunto e la propria amarezza, ma la sua grande esperienza lo porta ad analizzare la gara con il giusto distacco: “Sicuramente abbiamo molti alibi. Non solo l’assenza di Pedron, ma anche Castellano e Morelli non al massimo. Abbiamo perso sulla resistenza. Nel quarto set eravamo sul 12 a 10 ed abbiamo mollato completamente, toccando il fondo. Adesso dobbiamo cercare di recuperare la condizione fisica di Castellano e Morelli, credo che questa sia la priorità”.
Dello stesso parere Vincenzo Fanizza: “I tanti errori sono determinati da 40 giorni di allenamenti senza la squadra al completo. Castellano è stato completamente fermo per 40 giorni. Poi ha completato tutto la tegola del palleggiatore. Stasera non potevamo andare oltre.
In tutto questo non viene molto compromessa la situazione di classifica perché anche le dirette inseguitrici hanno perso, ma bisogna cambiare registro. A cominciare dalla prossima, durissima trasferta a Vibo Valentia.