Dalla Scuola Secondaria di I grado "De Bellis" di Castellana-Grotte, il resoconto e le immagini della "Maratona della memoria" tenutasi lo scorso mercoledì, un'interessante lettura a più voci del romanzo di Carlo Greppi “Non restare indietro”.
La memoria consacrata dalla parola letta!
Si è propensi, solitamente ad assistere a spettacoli canori più o meno degni d’attenzione, ma spesso non si riconosce la dignità che la parola detta sia equivalente a quella della parola cantata! Così per una volta, non un concerto, ma la lettura di un libro per soffermarsi a riflettere sulla shoah!
L’incontro tenutosi presso la Scuola Secondaria di I grado “De Bellis” a partire dalle ore 18:00 ha avuto per oggetto la lettura del romanzo “Non restare indietro”, in preparazione all’incontro con l’autore Carlo Greppi del 24 febbraio p. v.
Una vera e propria maratona che ha visto alternarsi più di cinquanta lettori, prestatori di voce, tra istituzioni, il primo è stato il sindaco prof. Francesco Tricase, il Sig. Domenico Ciliberti, Presidente della Società Grotte di Castellana s.r.l. , i Dirigenti Scolastici Margherita Manghisi e Teresa Turi, insegnanti interni ed esterni alla Scuola Secondaria di I grado “De Bellis”, la Presidente del Consiglio di Istituto dott.ssa Anna Licia Mastrosimini Tapogna, genitori e soprattutto alunni. Ognuno con la voglia di essere presente, di dare testimonianza della propria partecipazione attraverso la lettura di un paragrafo utile a soffermarsi, giusto il tempo della lettura, sui temi proposti da Greppi.
La scuola è divenuta in questa maniera volàno del monito di Primo Levi: “ricordate che questo è stato!” e, ciascuno, attraverso il segno della sola voce ha voluto dare atto di una consapevolezza forte, legata alla necessità di formare cittadini e persone consapevoli e responsabili, non meri contenitori di saperi ma coscienti del proprio e dell’altrui destino.
Vedere la scuola aperta fino a tarda sera e vedere persone certamente stanche, ma felici dell’aver condiviso un momento forte e pregno di significati è stato un piccolo segno di una grande volontà di non partecipare ai crimini che la Storia ci insegna ad evitare ma che, da cattivi studenti, gli uomini non imparano ad eludere.