Abbiamo ricevuto dalla docente dell'I.P.S.S.E.O.A. "Angelo Consoli" la cronaca di un divertente, quanto insolito congedo di fine anno scolastico: una partita di calcetto tra alunni, docenti e genitori.
Al classico pranzo di fine anno scolastico, gli studenti e le studentesse della 2^D dell’I.P.S.S.E.O.A. “Angelo Consoli” di Castellana-Grotte hanno preferito la fatica e il sudore dello scendere in campo per disputare una partita di calcetto memorabile. Una competizione di “vera classe” che ha visto uniti e protagonisti i papà e le mamme, in compagnia dei propri figli e figlie, incitati dal tifo di famiglie e prof.
Il campetto di calcetto del centro sportivo la Quercia di Putignano, alle 20,00 di martedì 31 maggio, è stato, così, teatro di un’insolita e divertente partitella.
Non un match tra professionisti, ma un modo simpatico per condividere, in allegria e spensieratezza, emozioni ed esperienze en plen air, in una splendida serata, quasi estiva.
Certamente non è mancato un pizzico di competizione, ma a vincere, con una miriade di fischi finali, non è stata la conta dei numerosi goal, sono stati l’entusiasmo e il divertimento. E, con un pallone da calciare e il proprio papà o mamma come “avversari” o “compagni” di squadra, per gli studenti non poteva essere altrimenti.
Nelle vesti insolite di arbitro molto sui generis: la prof. di italiano, Angela Cino, artefice dell’evento.
Non urla forsennate in campo o imprecazioni; i genitori sono stati una preziosa sorgente di consigli e stimoli. Hanno osservato i propri figli, hanno camminato e corso in campo al loro fianco, fornendo esempi positivi. I ragazzi, si sa, vivono di esempi, di dialogo, di comprensione e amore.
Hanno giocato davvero tutti; si sono alternate 3 squadre e tanti cambi. E sul finale anche due palloni in area di gioco per un grande e festoso coinvolgimento con scatti e foto di rito.
E per ricompensare tanta fatica e sudore, la serata si è conclusa con un trancio di ottima pizza gustata in grande armonia; all’insegna del benessere, dello sport e di uno stile di vita sano.
Momenti autentici di scuola, di inclusività vera e di Buone Pratiche messe “in campo” dentro e fuori le mura scolastiche per chiudere in bellezza l’anno scolastico.
Una insolita lezione fatta in campo, invece che in aula, una "scuola antropologica", dei saperi e delle emozioni.
Ragazzi e ragazze, siate sempre curiosi/e, sforzatevi di pensare anche fuori dagli schemi per trovare soluzioni creative e, soprattutto, tenete bene a mente che il sapere è frutto di una faticosa conquista che nessuno può compiere al posto nostro. Questa l’esortazione a Giuseppe, Adelaide, Alessandro G. e Alessandro M, a Silvia, Pierpaolo, Serban, Alexandra, Martina, Simona, Fabrizio, Gigi, Gianmarco, Piero, Valerio, Pietro, Mattia e Severino.
Con affetto, la prof.