Continua il tira e molla circa la sorte dei restanti pini di piazza Caduti Castellanesi. Da un lato l'Amministrazione Comunale che - nel corso della recente conferenza pubblica - ha annunciato l'apporto di sostanziali modifiche al progetto originale a seguito delle indicazioni della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia. Dall'altro il Comitato Danilo Dolci che rigettando l'ipotesi di un ulteriore abbattimento di alberi ha commissionato una contro-perizia VTA (Visual Tree Assessment) sulle piante ancora in loco. I risultati del nuovo accertamento lasciano interdetti. Per il tecnico consultato dal Comitato i pini godono di ottima salute.
In realtà, l'esame VTA ideato dal fisico tedesco Mattheck, pur avendo alcuni limiti, è la tecnica più utilizzata quando è necessario indagare le condizioni strutturali di un albero per stabilire le operazioni manutentive più idonee.
Per stabilire se una pianta sia pericolosa occorre considerarne la storia, la crescita e i sintomi. Utili indicazioni vengono dal vigore vegetativo, da fatti pregressi, da anomalie rispetto ad un ideale di pianta della stessa età e specie.
Quindi, l'osservazione è la fase fondamentale per individuare i sintomi di sofferenza di un albero, le patologie presenti e le anomalie nello sviluppo che potrebbero essere fonte di rischio. Naturalmente, l'esame visivo può essere supportato da ulteriori esami strumentali che misurino le condizioni del legno, la densità all’interno del fusto, le strutture portanti della pianta.
Al termine delle indagini, secondo la Società Italiana di Arboricoltura, alla pianta viene attribuita una delle cinque classi di rischio. Ad ogni classe corrisponde anche un'aspettativa di vita della pianta espressa in anni.
Per approfondire: Riconoscere gli alberi pericolosi