Dall'I.I.S.S. "Consoli - Pinto" di Castellana-Grotte, il racconto di come, da comportamenti negativi possa scaturire l'occasione per un'efficace lezione di rispetto: chi sporca, pulisce!
Per molti/e studenti/esse le pareti delle alule scolastiche sono meglio dei fogli di carta!
Vi si leggono nomi e soprannomi ma anche frasi, pensieri, dichiarazioni d´amore. Si possono distintamente vedere, persino sul soffitto, impronte di scarpe da ginnastica; senza dimenticare i classici e immancabili insulti contornati da numerosi e vari simboli fallici.
Ma mai immaginereste di trovarci anche pomodori spiaccicati ad “arte” (quelli che contornano le gustose focacce baresi, per intenderci) e bucce di mandarini inchiodate ai muri.
Insomma, ce n´è davvero per tutti i gusti.
Questo quadro, definiamolo “naif”, è stato realizzato dagli studenti e studentesse di una classe quinta dell’I.I.S.S. "Consoli-Pinto" di Castellana-Grotte.
La nota disciplinare, riportata sul registro di classe, ha evidenziato la grave mancanza di responsabilità da parte di ragazzi e ragazze, tutti/e maggiorenni e prossimi/e alla cosiddetta “maturità”.
Ma una risposta, un po’ fuori dalle righe e molto bella, è venuta dagli/dalle stessi/e studenti e studentesse della VED, che, cospargendosi il capo di cenere e anticipando qualsiasi sanzione disciplinare, con la complicità della coordinatrice di classe, la docente Angela Cino, hanno pensato bene di rimboccarsi subito le maniche e durante l’assemblea di classe, in un paio d’ore, armati di carta vetro e sano entusiasmo, hanno prima carteggiato le scritte e poi con pennelli, rulli e cappelli, hanno cancellato le macchie ormai ataviche; trasformando una stanza squallida in un locale fresco e accogliente. Come nuovo.
Dopo il lavoro, l’aula è stata lasciata linda e pulita.
Il clima positivo che si è creato durante l’attività è stato contagioso per gli altri studenti dell’Istituto castellanese, accorsi in tanti, incuriositi e attratti dall’odore di pittura fresca e lindore tra i vari piani dell’edificio.
Davvero ammirevoli la collaborazione e l’impegno da parte di tutti/e quanto apprezzabile e degno di menzione il valore pedagogico e civico dell’iniziativa.
Certamente i ragazzi dopo aver ridipinto l'aula l’hanno sentita un po' più loro e hanno promesso che da ora in poi ne avranno estrema cura.
La docente Angela Cino ha fotografato il tutto e ha raccolto alcune considerazioni scaturite dai/dalle protagonisti/e.
Dario Porrelli: “A scuola si può anche sbagliare, ma si cresce e si deve star bene. Contento di aver, nel mio piccolo, fatto bella e linda la nostra aula “.
Ferdinando Redavid: “Tra una pennellata e una risata siamo riusciti a migliorare, per quanto ci è stato possibile, la nostra aula durante l’assemblea di classe.
Invece di imbrattare i muri, li abbiamo imbiancati, divertendoci e diventando esempio per gli altri”.
Pierpaolo Campanella: “Spero che molti, in situazioni del genere e non, prendano spunto dalla nostra idea e migliorino la propria scuola: noi abbiamo cercato di far prendere una boccata di fresco e di pulito alla nostra, con un discreto risultato”.
Gaetano Lorusso: “Io direi che intanto è stato un modo per sentirci davvero utili e l’attività ci è servita anche molto a noi come classe. E poi che il nostro lavoro dimostra che per cambiare spesso non serve lamentarsi e "fare casino" ma rimboccarsi le maniche e, anche se solo nel proprio piccolo, fare qualcosa”.
La docente Angela Cino: “Sono queste le cose che danno senso al lavoro di insegnante e lo fanno amare, nonostante tutto. L’importante è fare qualcosa di produttivo cercando bene o male di mandare avanti la didattica. Grazie ragazzi/e bellissima esperienza!”.
Sono commenti che parlano da soli e ci restituiscono un mondo giovanile molto più sano di quanto non immaginiamo. In tempi come questi, dalla “piccola scintilla” di questi ragazzi e ragazze può divampare una bella fiammata di ottimismo per la scuola pubblica, così tanto vituperata e bistrattata, e per il futuro dei giovani cittadini.
VED
Mariarosa Mitorotondo, Cristina Morea, Pierpaolo Campanella, Omar Fariche, Francesco Tartarelli, Nicola Troilo, Saverio Deflorio, Michele Lobefaro, Luca Jupaj, Giandomenico Cantore, Ferdinando Redavid, Dario Porrelli, Gaetano Lorusso, Giuseppe Arrè.