Il Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte si rinnova: 29 consiglieri, uomini e donne di ogni età uniti da un sincero attaccamento alla propria cittadina ed alle sue tradizioni più vere. Alla presenza delle autorità cittadine civili e religiose, si è ufficialmente insediato il nuovo organico dell’associazione castellanese. A rappresentarne il nuovo volto, il presidente Luigi Caforio, artigiano di 41 anni sposato e padre di due ragazzi. Ha preso la parola l’arciprete don Leonardo Mastronardi per illustrare le fasi che hanno portato al cambio della guardia nel Comitato, dalla necessità – espressa dal vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli mons. Domenico Padovano - di un reale cambiamento dopo decenni di gestione continuata, sino all’individuazione dei singoli consiglieri, scelti per qualità morali e personali indiscusse. Transizione salutata come fatto del tutto positivo anche da padre Pio d’Andola, in rappresentanza del Santuario Maria SS. Della Vetrana. Nel saluto dell’Amministrazione, infine, il sindaco Franco Tricase ha espresso, unitamente a parole di elogio per l’operato del direttivo uscente, l’auspicio che la nuova compagine possa rappresentare al meglio il tratto più autentico del cittadino castellanese: la devozione per la Vergine della Vetrana.
Ma conosciamo più da vicino i membri del Comitato.
Luigi Caforio – presidente
Luigi Cassano - vice-presidente
Giuseppe Pellegrino - vice-presidente
Paolo Silvestri – segretario
Angela Visparelli De Girolamo – tesoriere
Daniela Lovece – pubbliche relazioni
Benedetto Natale
Giuseppe Caforio
Paolo Cazzolla
Stefano Conte
Marino De Tommaso
Nicola De Michele
Ignazio Fasano
Donato Giannuzzi
Domenico Giodice
Domenico Innamorato
Nicola Ivone
Rosaria Genco
Michele Mancini
Vito Mancini
Giulio Manelli
Rosa Manghisi
Giuseppe Mastronardi
Nicola Mastronardi
Cinzia Valentina Mattia
Antonella Mezzapesa
Francesco Pace
Francesco Rizzi
Vito Torres
Espletate le formalità, al presidente ed alla sua squadra spettano intensi preparativi: con il Natale e Le Fanove alle porte, non resta che rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare.