Una gara appassionante dalla prima all'ultima palla in un Palagrotte ancora una volta gremitissimo. Una gara iniziata bene per la New Mater che subisce poi il prepotente ritorno degli avversari fino all'1-2 nel conto set ed al 13-19 nel quarto parziale. Qui i gialloblu, sostenuti da un caldissimo pubblico, hanno realizzato un'incredibile rimonta conclusa con la vittoria ai vantaggi dopo aver annullato due match-ball. Poi nel tiebreak, in vantaggio per 12 a 10, la New Mater subisce ancora il ritorno della squadra ospite che piazza uno 0-4 e conquista ancora altri due match-ball. Annullato il primo, ma non il secondo.
Provvedi, tecnico ospite, schiera Monopoli (1 punto) al palleggio e Morelli (22, top scorer) opposto, Zamagni (16) e Bargi (6) al centro, Bertoli (10) e Mariano (12) in banda, Romiti libero. Dal terzo set Festi (4) rileva Bargi, spazio anche per Vanini, Garofalo, Marta e Joventino.
Lorizio risponde con Cazzaniga (6) opposto a Garnica (3), Presta (8) e Ferraro (11) centrali, Canuto (16) e Moreira (19) schiacciatori, libero Cavaccini. Entrati De Santis (5) nel quarto set, Parisi e Barbone.
Azzerato tutto quanto fin qui prodotto, le due squadre si accingono a disputare questa finale per l'accesso alla Superlega ed iniziano subito a ritmo elevatissimo. Inizia la competizione anche tra i due gruppi di ultras, i nostri con un tifo ritmato, musicale, coinvolgente, gli ospiti con un tifo chiassoso, tendente più a disturbare gli avversari che a spingere i propri beniamini. Tutto nelle regole, per carità, il tifo può avere connotazioni diverse, ma è ancora vivo il ricordo di un'infelice decisione arbitrale che zittì la nostra chitarra.
Le squadre giocano a viso aperto con estenuanti punto a punto seguiti da rapidi cambiamenti di fronte e il pubblico gradisce e si diverte. La tecnica non è ai massimi livelli, ma l'agonismo non manca. Nel primo set leggera prevalenza e fuga finale sono della New Mater (25-21), nel secondo, ruoli invertiti (20-25).
La svolta del secondo set prosegue anche nel terzo. Gli ospiti sembrano aver preso le misure ai nostri attaccanti, contenendone il gioco. Lorizio manda nella mischia De Santis per Cazzaniga, ma lo Spoleto sembra averne di più. Le imbroccano tutte, Morelli è infermabile e si chiude con un eloquente 16-25.
La tendenza non cambia anche nel quarto parziale. Gli umbri sembrano incontenibili. Sul 13-19 avviene però una nuova svolta. La New Mater inizia una inesorabile rimonta che riaccende il tifo sugli spalti. Si giunge al 18-19, poi si va al 22-24. Spoleto è stato ripreso, ma ha due occasioni per aggiudicarsi la partita. Ma prima Canuto poi Presta portano il set ai vantaggi ed ancora Presta piazza altri due muri che valgono il 28-26 ed il tiebreak. Entusiasmo alle stelle, adrenalina a manetta, si parte con il tiebreak.
Ancora avanti New Mater (4-2), ma Spoleto è squadra tostissima (4-6). Si cambia campo sul 6-8. New Mater ha un nuovo sussulto con Ferraro, Garnica e Cazzaniga e si va sul 12-10. Qui però un paio di nostri errori rilanciano l'avversario che ribalta ancora il punteggio (12-14) con due nuovi match-ball a disposizione. Ferraro annulla il primo, ma Mariano utilizza al meglio il secondo. E' il 13-15 che vale gara 1 per Spoleto.
Sentiamo alcuni dei protagonisti.
Barbone, centrale e bandiera New Mater: "Spoleto è una squadra costruita per fare il salto di categoria, ma la serie è lunga. Non abbiamo battuto al meglio, ma naturalmente analizzeremo la gara nei minimi dettagli per capire dove dobbiamo migliorare. Comunque grazie a questo favoloso pubblico che ci sostiene".
Riccardo Provvedi, tecnico Spoleto: "Tecnica non al massimo, ma grandi contenuti agonistici. Sono due squadre che non mollano mai, sul due a uno sembrava chiusa. Poi nel tiebreak siamo stati bravi in un ambiente infernale contro una squadra che stava giocando bene. La vittoria fuori casa è importantissima, ma non vuol dire niente. La finale è come una partita, abbiamo vinto il primo set, ma bisogna vincerne tre".
Pino Lorizio, tecnico locale: "Bellissima partita, nonostante qualche errore di troppo che però ci stà perchè il livello è talmente alto che bisogna forzare su tutti i palloni. Dobbiamo essere più cinici e concreti. Se giochiamo cosi a Spoleto, possiamo farcela".