Dall'I.I.S.S. "Consoli Pinto" di Castellana-Grotte il racconto dell'esperienza dell'orto didattico, strumento per l'inclusione e modello di social learning.
ln via Rosatella, presso una delle sedi dell'I.I.S.S. "Consoli Pinto", nasce e cresce un orto, insolito strumento di inclusione, ma soprattutto innovativo modello di social learning che coniuga la personalizzazione degli apprendimenti e la destrutturazione degli spazi didattici.
Giuseppe Verni, dinamico dirigente dell'Istituto, si è impegnato in prima persona nella realizzazione del progetto, individuando nell'orto uno spazio di educazione poliedrico e multiforme in cui è possibile avvicinare gli studenti alla scoperta della crescita degli alimenti (imparando a riconoscerli, ad apprezzarne gli odori, ad impiegarli nelle preparazioni gastronomiche); all'apprendimento, nell'ottica di una “creazione collettiva”, della divisione di ruoli e compiti e della compartecipazione; alla responsabilizzazione e alla consapevolezza delle proprie azioni attraverso l'impegno concreto.
È nell'orto che si realizza, altresì, una parte di quel reale processo di inclusione e di avviamento al lavoro degli alunni con disabilità e/o con svantaggio attraverso un percorso di “apprendimento attivo” basato sulla partecipazione, sull’impegno, sulla motivazione e ….sull’emotività.
L'orto, dunque, come luogo di ben-essere e ben-diventare.