A quattro anni dalla sigla della conferenza di servizi per la realizzazione della Casa della Salute, buone nuove dall'incontro tenutosi lo scorso mercoledì presso la direzione generale della ASL Bari.
Nei prossimi mesi il complesso iter di realizzazione della "Casa della Salute" nell'ex ospedale di via Francesco Valente porterà ai primi concreti risultati. È quanto emerso dall'incontro sul tema "La salute a Castellana Grotte, dalla Casa della Salute alle prospettive delle strutture sanitarie territoriali" svoltosi nei giorni scorsi nella direzione generale dell'ASL Bari dove il direttore generale Vito Montanaro e il direttore del distretto socio-sanitario n. 14 – organismo territoriale della ASL che include, oltre alla nosta città, anche i territori di Alberobello, Locorotondo, Noci e Putignano – Vincenzo Gigantelli hanno accolto la delegazione dell'Amministrazione Comunale cittadina composta dal sindaco Francesco De Ruvo, dal presidente del Consiglio Comunale Emanuele Caputo, dal vice-presidente Francesco Valente e dal consigliere comunale Domi Ciliberti.
Dopo aver esposto i motivi dell'incontro ufficiale, tenutosi dopo la richiesta di una seduta di Consiglio Comunale monotematica da parte di alcuni consiglieri, il presidente Emanuele Caputo ha elencato le diverse e complesse questioni che attengono all'offerta di salute territoriale, molte delle quali ruotano attorno alla completa operatività della struttura di proprietà comunale (relativamente al piano rialzato e al primo piano) ceduta in comodato d'uso gratuito alla ASL che ne ha curato la ristrutturazione grazie al finanziamento di 2,4 milioni di euro ottenuti con fondi FESR. Operatività iniziata con il trasferimento del punto di primo intervento territoriale (PPIT) avvenuta nello scorso mese di aprile e con il recente trasferimento del centro vaccinale. Alla richiesta di urgente trasferimento della sede di continuità assistenziale, l'opportunità di ospitare quanto prima il centro di riabilitazione attualmente ospitato in via San Benedetto (con canoni di locazione corrisposti dall'Amministrazione Comunale) e di avviare quanto previsto dal progetto iniziale (consultorio familiare di base, poliambulatorio specialistico fino al centro polifunzionale territoriale, CPT, che dovrebbe accogliere fino a dodici medici di famiglia) il direttore generale Montanaro ha risposto ricostruendo le intricate e complesse vicende che hanno di fatto rallentato la realizzazione dei lavori di ristrutturazione e le difficoltà economiche nel reperire i fondi necessari per arredare gli immobili, nonché la singolare modalità di trasferimento del centro vaccinale imposta dalle normative in vigore.
Tuttavia, i vertici aziendali hanno rassicurato gli amministratori locali circa la progressiva attivazione della Casa della Salute per la quale il primo passo fondamentale sarà la precisa definizione degli spazi e dei percorsi – affidata al direttore Gigantelli – anche alla luce dell'imminente completa attuazione del decreto ministeriale n. 70 che imporrà la riconversione dei PPIT che non raggiungano le seimila prestazioni annuali, a postazione medicalizzata del sistema di emergenza 118; al contempo, vi sarà il potenziamento del pronto soccorso dell'ospedale "Santa Maria degli Angeli" di Putignano, nosocomio nei fatti ulteriormente consolidato anche in diverse altre specialità. Parte dei locali dell'attuale PPIT, pertanto, ospiteranno la sede di Continuità Assistenziale. Con il trasferimento degli uffici del centro unico di prenotazione, anagrafe e pagamento ticket (attualmente ubicati in via don Filippo Lanzilotta) la struttura potrà essere pienamente collaudata e pronta ad accogliere il centro di riabilitazione territoriale e le strutture di nuova istituzione come il consultorio familiare di base e il poliambulatorio specialistico. Passi che avvicineranno anche l'ultimo tassello: quello del CPT per la cui corretta definizione tecnico-giuridica occorrerà attendere gli esiti del tavolo di trattativa sindacale nazionale aperto nello scorso mese di settembre. Non sarà invece possibile accogliere un punto di raccolta delle donazioni di sangue come da richiesta delle locali associazioni di volontariato vista anche la vicinanza del centro di Putignano che, a breve, sarà dotato di nuovi ambienti conformi a quanto richiesto dalla procedura di accreditamento del CNS. La raccolta, però, sarà assicurata dalle autoemoteche ASL la cui disponibilità dovrebbe rispondere alle aspettative delle associazioni. Il cronoprogramma e i dettagli circa questo complesso processo di trasferimento, per il quale la ASL terrà costantemente aggiornata l'Amministrazione Comunale, saranno oggetto di un nuovo incontro fra le parti programmato per la metà di gennaio 2018.