Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere di minoranza D'Alessandro in merito ai fatti del Consiglio Comunale del 5 ottobre 2012.
“La decisione del presidente del consiglio comunale Luisa Simone di escludermi dal dibattito è stata alquanto spiacevole”. Parole di Vito D’Alessandro, consigliere comunale della lista civica “Protagonisti del Futuro”che commenta così l’episodio cruciale dell’ultima seduta di consiglio comunale avvenuto nelle fasi finali della discussione dell’interpellanza incentrata sulle pericolose discariche abusive. Un’interpellanza sottoscritta dai consiglieri di minoranza sin dallo scorso mese di agosto e presentata dallo stesso consigliere D’Alessandro che ha posto l’accento dapprima sulle frammentarie informazioni giunte nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Tricase e dall’assessore all’ambiente Antonio Campanella, ricordando che sono almeno 14 i siti con presenza di pericolosi manufatti in amianto ed auspicando che l’amministrazione comunale vigili sulla ditta affidataria del lavoro di bonifica affinché esegua a regola d’arte ciascuna delle operazioni necessarie per la bonifica. Osservazioni alle quali il primo cittadino ha risposto in maniera piccata: “Sembra quasi che l’amianto e le discariche le abbia prodotte questa amministrazione comunale” ha affermato il sindaco Tricase che ha poi annunciato il posizionamento di staccionate in legno e la possibilità di un comodato per la videosorveglianza e sottolineato come il problema sia di civiltà, una situazione in cui i costi di reati di pochi ricadano sull’intera collettività.
Il primo cittadino ha poi ripetutamente interrotto nel corso della dichiarazione di insoddisfazione del consigliere D’Alessandro costretto così ad elevare il tono della voce per ribadire che “Il sindaco è la prima autorità sanitaria cittadina”. Situazione che ha indotto il presidente del consiglio comunale Luisa Simone (Pdl) a inopportuni e ripetuti richiami verbali diretti solo al consigliere che aveva diritto di parola sfociati nella decisione di escludere il consigliere dalla discussione dei punti successivi all’ordine del giorno. “Non ho potuto far altro che allontanarmi momentaneamente dall’aula per evitare di peggiorare un clima già rovente – afferma il consigliere Vito D’Alessandro – nonostante avessi evidenziato l’inopportunità di un simile provvedimento. Evidentemente anche la stessa presidente del consiglio comunale si è ravveduta della decisione quando ha tardivamente affermato, nel corso della discussione dei punti relativi alla variazione di bilancio, che l’esclusione era relativa solo a quel punto dell’ordine del giorno. Di certo approfondiremo la questione nella conferenza dei capigruppo che, peraltro, non riusciamo mai ad effettuare per le assenze dei capigruppo di maggioranza”. Una situazione che comunque ha evidenziato il nervosismo del primo cittadino probabilmente irritato dalle incalzanti questioni poste dalla minoranza sia nella Question Time – incentrate, fra l’altro, sui tempi di consegna dell’istituto Alberghiero, del completamento di diverse opere pubbliche i cui cantieri sono aperti da fin troppo tempo – che dalle altre interpellanze presentate dagli stessi consiglieri ed esposte in gran parte dallo stesso D’Alessandro. A riscaldare gli animi del primo cittadino, in particolare la controversa gestione dei nuovi giardini della Villa Tacconi (nessun degrado per il sindaco) e l’interramento dei binari delle ferrovie del Sud-Est (per Tricase tecnicamente impossibile).