Begli esempi: onorificenza conseguita da Sebastiano Di Masi, ingegnere castellanese, per la sua attività volontaria e gratuita nella stima dei danni del sisma umbro-marchigiano.
Lo scorso 22 dicembre, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, su iniziativa dell’IPE - Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze, si è svolta la cerimonia di consegna dell’attestato di encomio che l’Ordine conferiva ai colleghi che hanno prestato il loro impegno in occasione dell’Emergenza Sisma 2016-2017. Presenti Roberto Masciopinto e Nicola Ladisa, rispettivamente, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari e responsabile Sezione Operativa di Bari dell’IPE, assieme all'assessore regionale Anna Maria Curcuruto. Dopo essersi soffermati sull’importante contributo, professionale e morale, prestato dagli ingegneri intervenuti durante l’emergenza, agli stessi è stato conferito l’encomio “in segno di stima, riconoscimento e ringraziamento per il qualificato impegno profuso” durante le “attività tecnico-scientifiche di rilievo dei danni e valutazione di agibilità post-sisma a supporto della Protezione Civile Nazionale in occasione dell’Evento Sismico nelle regioni del centro Italia”.
Un regalo di Natale insolito, inaspettato per il nostro concittadino Sebastiano Di Masi, ingegnere e rilevatore volontario dei danni del sisma umbro-marchigiano, un attestato di stima che si aggiunge alla già importante esperienza affrontata.
Ma vediamo di ricostruire il contesto.
Nell’estate del 2016 il centro Italia è stato colpito da diverse scosse sismiche; la più nota è quella del 24 agosto con epicentro nei territori di Accumuli, Amatrice e Arquata del Tronto, di magnitudo 6.0. In seguito, si sono verificati altri eventi sismici, che hanno coinvolto una porzione più ampia di territorio, inglobando altri Comuni all’interno del cratere sismico: il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i Comuni di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera; il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo 6.5, con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci.
Questo susseguirsi di scosse ha reso sempre più difficile la già complicata situazione delle popolazioni, estendendo l’area di emergenza ad un territorio troppo vasto per poter essere gestito dalle Regioni interessate in autonomia.
Viste le condizioni di emergenza, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di comune accordo con la Protezione Civile Nazionale, ha iniziato a dare il proprio importante contributo a supporto delle popolazioni colpite dal terremoto, già dal 24 agosto. Il protrarsi della sequenza sismica ha peggiorato le condizioni di sicurezza e, di conseguenza, incrementato il numero delle richieste di intervento. Visto lo stato di emergenza, la Protezione Civile, attraverso l’Associazione Nazionale IPE - Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze, ha indetto una call, rivolta a tutti gli ingegneri degli Ordini d’Italia, per la disponibilità ad affrontare i sopralluoghi nel centro Italia, per il rilievo del danno provocato dagli eventi sismici. Attività, lo si sottolinea, assolutamente volontaria e gratuita: il Consiglio Nazionale degli Ingegneri metteva a disposizione solamente vitto e alloggio.
Appresa la disponibilità da parte dei tecnici, gli stessi venivano convocati dalla Protezione Civile alla Direzione di Comando e Controllo (DICOMAC) di Rieti. Una volta giunti a Rieti, centro di incontro iniziale, tutti gli ingegneri venivano destinati ai vari Centri di Coordinamento Regionale della Protezione Civile (Foligno nel mio caso) e da questi, in squadre di due tecnici, partivano alla volta dei Comuni colpiti dal sisma in base alle richieste di sopralluogo effettuate dai cittadini. Con la documentazione disponibile presso i gli uffici tecnici comunali, spesso pochissimo materiale (una piantina e un indirizzo), le squadre così formate partivano per i sopralluoghi compilando, al termine degli stessi, la scheda riepilogativa: unico documento valido per le verifiche di agibilità degli immobili.
Ecco come Di Masi racconta la sua esperienza.
"In risposta a questa richiesta, ho partecipato alle campagne di sopralluoghi nel mese di febbraio 2017, presso la sede di Coordinamento Operativo Regionale della Protezione Civile di Foligno. Ho operato nei Comuni di Poggiodomo (PG), cittadina a pochi km dall’epicentro di Norcia e Ferentillo (TR). Partendo dai nuclei storici di questi comuni, in squadra con la mia collega e assistiti dai mezzi fuoristrada della protezione civile, abbiamo raggiunto le frazioni più lontane e maggiormente danneggiate, dove la terra continuava a tremare sotto i nostri piedi. Durante il periodo di permanenza nelle zone terremotate, ci è stato addirittura concesso di varcare il limite della zona rossa di Norcia e, scortati passo passo dai Vigili del Fuoco, abbiamo raggiunto le aree più critiche, dove abbiamo potuto verificare puntellamenti e opere provvisionali, rapidamente realizzate dall’intervento dell’Esercito e dei Vigili del fuoco poco dopo le scosse.
L’esperienza ha rappresentato, oltre che un necessario ausilio agli uomini della Protezione Civile, un momento di crescita professionale non indifferente. Durante i sopralluoghi emergevano quadri fessurativi (lesioni/crolli) dovuti ad azioni sismiche, studiate nel percorso universitario e verificate nell’ambito di progetti strutturali affrontati nel corso della professione: con tali elementi a nostra disposizione dovevamo stabilire l’effettiva agibilità o non agibilità dell’immobile. Nonostante la notevole responsabilità del giudizio tecnico (agibilità/non agibilità) da sottoscrivere, a metterci di volta in volta in difficoltà è stata la necessaria comunicazione dello stesso agli occupanti degli immobili interessati. Negli occhi della gente si leggeva lo spavento per quanto già subito e lo sconforto nel dover abbandonare, a seguito di nostra verifica di inagibilità, il frutto di anni di sacrifici".
Un'esperienza forte, indubbiamente non facile da dimenticarsi.
Insomma, se fino ad oggi Sebastiano era noto per i risultati sportivi - è un titolato podista, infatti - da oggi potremo considerarlo anche un campione di solidarietà e impegno.