Avevamo dato notizia di presunti maltrattamenti ai danni di cani in occasione di un concorso tenutosi nel 2015 a Lecce. Riceviamo e pubblichiamo, dai veterinari esercenti in strutture ambulatoriali per piccoli animali nella nostra città, una netta presa di distanza dai fatti narrati: "Notizie come questa, sebbene si attenda il giudizio del tribunale competente, rappresentano una sconfitta per tutta la categoria in termini professionali, umani, etico-morali".
Apprendiamo, senza neanche molto stupore, che nei giorni scorsi l’inchiesta, partita nel lontano dicembre 2015 da precise denunce in occasione di un concorso di bellezza per cani in quel di Lecce, sia giunta al capolinea. Il Sostituto Procuratore Valeria Farina Valaori ha sciolto tutti i dubbi emanando ben 14 avvisi di garanzia a proprietari di cani in concorso e ben tre veterinari. L’accusa è di maltrattamento (per diverse amputazioni dei padiglioni auricolari a fini estetici, vietate per legge) e di falso ideologico (certificazioni medico veterinarie atte a giustificare, sembra artificiosamente, queste amputazioni) a carico di proprietari e medici veterinari.
Posto che gli Ordini dei Medici Veterinari di Bari e di Lecce siano stati messi al corrente della faccenda e stiano giustamente aspettando il pronunciamento delle parti in causa e lo svolgimento del processo, i sottoscritti medici veterinari, esercitanti la libera professione su animali da compagnia, desiderano prendere le distanze da questi eventi assolutamente deprecabili, ben lontani dalla deontologia professionale e dalla tradizione di rispetto e tutela del benessere animale coltivate nelle proprie strutture ambulatoriali, insistenti sul territorio di Castellana-Grotte. La professione di medico veterinario è una missione, talora difficile e spesso bistrattata, ma che viene portata avanti con orgoglio e abnegazione, sacrificio e disponibilità. Notizie come questa, sebbene si attenda il giudizio del tribunale competente, rappresentano una sconfitta per tutta la categoria in termini professionali, umani, etico-morali.
Pertanto, ribadendo la nostra totale fiducia nel Sostituto Procuratore, affinché in tempi rapidi faccia luce sull’accaduto ci preme sottolineare che nelle nostre strutture non si sono mai accettate né si accoglieranno, in futuro, richieste di amputazioni a fini estetici se non contemplate da necessità reali compromettenti la salute e la vita dei pazienti (neoplasie, lesioni irriducibili, ablazioni traumatiche, ecc…).
Altresì, confidiamo nel buon senso della gente che alleva animali da compagnia nel perseguire uno stile di convivenza ispirato al rispetto animale e alla completa collaborazione con la classe medico veterinaria, sempre pronta a soddisfare ogni genere di dubbio o perplessità.
“La civiltà di un Popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (cit. M. Gandhi).
In fede
Francesco Valente
Antonella Vitti
Giuseppe Minoia
Giacoma Verdi
Domenico Valenza