Un importante momento di formazione e crescita culturale per gli studenti delle quinte dell'articolazione informatica e le quarte dell'articolazione chimica dell'Istituto Tecnico Tecnologico "Luigi dell'Erba" di Castellana-Grotte: un convegno su "Il doping e lo sport" con due relatori qualificati ed esperti.
Il primo ad affrontare la scottante tematica è stato il dott. Emanuele Caputo, medico dello sport e giornalista, che si è avvalso di immagini per condurre gli alunni in una riflessione storico-agonistica.
Caputo, partendo dalla definizione del termine doping, si è soffermato sui casi clamorosi degli ultimi 50 anni, dalla morte del ciclista Tom Simpson, il 13/7/67 durante il Tour de France (la tappa del monte Ventoux) alla clamorosa squalifica, durante le Olimpiadi di Seul 1988, del canadese Ben Johnson, tre giorni dopo la vittoria nei 100 metri, con il nuovo primato mondiale di 9 secondi e 79 centesimi. Per giungere ad anni più recenti con i casi di doping del ciclista statunitense Lance Armstrong e del marciatore italiano Alex Schwazer.
Caputo ha evidenziato che solo nel 1999 , dopo lo scandalo del Tour 1998, il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ha generato un'agenzia mondiale indipendente di controllo antidoping, la Wada. Poco tempo dopo, anche in Italia è stata emanata la Legge 14 dicembre 2000 nr 376, la quale definisce il doping come attività illegale per la quale il soggetto risponde penalmente. Il medico castellanese, dopo aver illustrato anche le differenze tra sostanze lecite e proibite, ha ribadito che si può fare sport di altissimo livello anche senza alterazioni,non è assolutamente necessario fare uso di sostanze dopanti.
La parola è poi passata all'altro relatore, Giovanni Galetta, luogotenente e vice comandante Nas Bari con Specializzazione di ispettore antidoping. Il militare, utilizzando slides illustrative, ha innanzitutto fornito informazioni sui Nas, che sono stati istituiti il 15/10/1962, hanno 38 sedi in tutta Italia. Ogni nucleo ha da uno a tre ispettori antidoping, in tutto ci sono 100 ispettori antidoping. Le attività dei NAS sono investigative ed ispettive ed hanno un Reparto operativo sezione analisi con sede a Roma.
Galetta ha sottolineato che i NAS si occupano anche di doping. Doping e sofisticazione alimentare sembrano cose differenti, in realtà sono entrambe espressioni di una società altamente competitiva poiché per primeggiare si preferisce truffare: sofisticazioni nell'alimentazione e farmaci proibiti nel doping.
I Nas sono costantemente impegnati nelle attività di monitoraggio che consentono di individuare gli affari illeciti. Galetta ha ricordato che pochi fa, attraverso rilevazioni sui terminali telematici, i militi notarono uno spropositato uso dell'ormone GH in provincia di Taranto: l'acquisto avveniva sempre nella stessa farmacia a nome delle stesse persone, a loro insaputa. Veniva consumato da una coppia, titolare di palestra, che partecipava a gare di body building. Scattarono, dunque, gli ordini di arresto per il farmacista e la coppia di "atleti" per associazione a delinquere.
Il medico Caputo ed il luogotenente Galetta hanno infine risposto alle pertinenti domande degli studenti, che hanno chiesto delucidazioni su integratori, norme e futuro dell'antidoping.