“Dipingere le porte del borgo antico per rendere bello il brutto”- Così, il presidente della Pro Loco ''don Nicola Pellegrino'', Piero Longo, sintetizza l’ennesima iniziativa dell’associazione che, con il patrocinio del Comune, avrà luogo domenica 17 giugno con una no stop dalle ore 17, di colore, musica e parole.
L’iniziativa, denominata “Le porte della Badessa”, consisterà in un laboratorio artistico all’aperto con la partecipazione di dieci pittori che nel cuore del borgo antico (via De Consolibus, largo Curia Baronale e via don Pietro Giannuzzi) trasformeranno alcune vecchie e brutte porte d’ingresso dei locali (di ferro e di legno) del centro storico in veri e propri quadri d’autore.
I protagonisti della serata, provvisti di penneli e colori, saranno artisti locali e della povincia di Bari: Filippo Cazzolla, Umberto Colapinto, Sergio Gatti, Piero Gigante, Anastasia Kroutikova, Agnese Laquintana, Antonello Lozito, Mario Lozito, Mimmo Milano e Mario Pugliese al quale sarà affidato il coordinamento artistico.
Il tema scelto per le raffigurazioni è appunto la Badessa, la titolare della giurisdizione ecclesiastica competente sulla città di Castellana dal 1226 al 1810, il famoso caso del "monstrum apuliae" che tanto scalpore aveva suscitato tra i coevi.
Una pagina importante della storia locale che sarà raffigurata dagli artisti selezionati da Mario Pugliese e dall’associazione Artensione di Gioia del Colle, già protagonista di queste perfomance in altri Comuni. Consulente storico sarà Antonio Fanizzi al quale, domenica, alle 19:30 in largo Curia Baronale, sotto l’ulivo, mentre i pittori completeranno le loro opere, sarà affidato lo spazio del “C’era una volta la Badessa” con la collaborazione dell’attrice Giusy Frallonardo, alla quale saranno affidate letture di documenti storici. Durante la serata, dopo il saluto dell’assessore alla Cultura Vanni Sansonetti, interventi musicali con Gianni Gentile, esposizione di pannelli didattici sul tema a cura di Vito L’Abate, autore della mostra e del Catalogo "Il tesoro di San Benedetto in Conversano" e uno spazio a carattere enogastronomico.