Nelle Grotte di Castellana in visita gli studenti e i docenti delle Olimpiadi Internazionali di Filosofia, un filo rosso che porta sino alla nuova edizione di PhilosophArs.
Sono partiti da Bari per raggiungere Castellana Grotte ed immergersi nella storia millenaria di uno dei siti carsici più belli d’Europa. E l’hanno fatto durante le giornate della XXXIII edizione delle Olimpiadi Internazionali di Filosofia organizzate dalla SFI-Società Filosofica Italiana e dall’Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari.
Da Bari, crocevia di culture, simbolo di dialogo interreligioso e di apertura conviviale, sono arrivati nel cuore della Terra, nelle caverne delle Grotte di Castellana.
Al termine delle prove e delle lezioni baresi, infatti, 250 tra studenti in età liceale e docenti provenienti da 53 paesi di tutto il mondo, ad esclusione dei paesi africani e dell’Oceania, hanno visitato le Grotte di Castellana che ospitano ogni anno, all'interno del Museo Franco Anelli, “PhilosophArs” il Festival della Filosofia e delle Arti organizzato da Vittorio Minoia e Melania Longone, per l'associazione “Legato a Mano”, con il coordinamento scientifico del prof. Paolo Ponzio, direttore del DIRUM e presidente di Puglia Culture.
Un pomeriggio di pausa, destinato allo svago, a conclusione delle prove e prima della proclamazione del vincitore.
È stato proprio il prof. Paolo Ponzio ad indicare come possibile meta le Grotte di Castellana, un posto ideale per dare forma ai pensieri e per continuare quell’indagine del reale che la filosofia richiede.
La società Grotte di Castellana srl è stata felice di accoglierli e di far parte dell’emozione dei giorni della competizione. Una emozione che proseguirà nei mesi a venire con l’arrivo della prossima edizione di PhilophArs, la settima, dal 10 al 12 ottobre.
"Siamo felici che si possa legare il nome delle Grotte di Castellana a una materia introspettiva eppure così aperta al mondo come la filosofia" – ha detto Serafino Ostuni, presidente della Grotte di Castellana srl – "Anche per questo vorremmo ringraziare il prof. Paolo Ponzio per aver fatto in modo che tutto questo si realizzasse, lasciando ai partecipanti e alle partecipanti una esperienza lontana dalla teoria e più vicina all’energia pura e forte della terra".