Non solo A2, e quindi New Mater e Materdomini, ma anche A3 e Superlega, con una flebile possibilità per quest'ultima di disputare i playoff per salvare il salvabile.
Il Consiglio di Amministrazione della Lega di Pallavolo maschile che gestisce i tre campionati maggiori di volley maschile in Italia, ha oggi recepito la volontà espressa dalle consulte delle varie categorie, di sospendere definitivamente i campionati e di comunicare tale decisione alla Federazione che non potrà che prenderne atto.
Naturalmente in cascata anche tutti gli altri campionati, dalla B alle giovanili, sia maschile che femminile, non potranno seguire altra via.
Non si sa ancora quali decisioni saranno prese per promozioni e retrocessioni, ma il buonsenso lascia immaginare che si ripartirà tutti dal via.
È una causa di forza maggiore che non lascia alcun margine a decisioni diverse ed è giusto così.
Riprendere avrebbe comportato non solo rischi legati alla diffusione del coronavirus, ma anche per l'integrità fisica degli atleti che, come ben sanno gli operatori del settore, non solo i preparatori atletici, avrebbero corso enormi rischi per quanto ciascuno possa aver continuato in casa a curare il proprio fisico.
La competizione è tutt'altra cosa. Necessita di adeguata preparazione.
Gli strascichi che l'attuale drammatica situazione comporterà, sono tutti da verificare nonostante tutta la buona volontà messa dai decisori politici e sportivi nazionali, ma non è difficile immaginarli.
Lo sport in Italia, senza distinzione di livello o disciplina, dipende direttamente dagli sponsor i quali, sottoposti anch'essi all'immane durezza di questa prova, avranno i loro problemi che inevitabilmente si riverbereranno sulle società sportive, grandi e piccole e per molto tempo ancora.
È tutto da rifondare, ma, come si dice nel volley, nulla è detto finché non cade l'ultima palla.
E c'è da giurare che tutti parteciperemo a questa partita. Solo per vincerla.