Siglata dal sindaco di Castellana-Grotte Francesco De Ruvo ordinanza di divieto sul territorio comunale di sperimentare o installare sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione 5G.
Rammentiamo che sull'argomento si era tenuto a novembre scorso, un momento informativo a Palazzo che aveva visto gli interventi di Francesco De Ruvo, sindaco di Castellana-Grotte, Conny Lattarulo, educatrice ambientale e presidente del Comitato NO 5G Bari, Francesco Rinaldi, odontoiatra esperto medicina ambientale clinica e coordinatore Assimas Sud Italia. A moderare Michele Mastrosimini, genitore e promotore della raccolta firme per il Principio di Precauzione.
Il provvedimento adottato dall'Amministrazione comunale si basa sul principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, in attesa dell’emanazione di linee guida specifiche da parte degli organismi di tutela della salute e dell'ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro - IARC), un organismo indipendente da legami con l’industria delle telecomunicazioni e che fa parte dell’OMS.
“L’ordinanza" - ha chiarito il sindaco De Ruvo - "non vuole esprimere una condanna a priori rispetto allo sviluppo tecnologico di cui i cittadini hanno bisogno, ma adempiere ad un semplice principio precauzionale: ovvero garantire un alto livello di protezione della salute e dell’ambiente in attesa di una valutazione scientifica, obiettiva e non frettolosa. Non voglio esprimere alcun giudizio sulle reti 5G, che potranno essere anche propedeutiche allo sviluppo di avanzati servizi tecnologici del futuro, ma per una maggiore certezza e chiarezza chiediamo di poter prendere decisioni sulla loro installazione o sperimentazione dopo un’espressione formale da parte degli organi competenti, come il Ministero della Salute, in merito a possibili rischi derivanti dell’introduzione di questa nuova tecnologia. Quando vi saranno espressioni certe da parte della comunità scientifica e del legislatore, si potrà ritirare l'ordinanza. La salute è il bene più importante ed è mio dovere tutelarla. Almeno quella del territorio di Castellana e dei suoi abitanti”.