Per la quinta di ritorno del campionato di A2 maschile UnipolSai, la B-Chem Potenza Picena è giunta in Puglia determinata a vincere per consolidare la propria posizione in classifica.
I giallo-blu locali avevano il compito di tornare a vincere (l’ultima vittoria risale al 21 dicembre) e di dimostrare che la vittoria mancata ad Ortona (due match ball al quarto set, in vantaggio per 2 ad 1), non sarebbe stata un caso.
Invece proprio lì è cominciato il periodo nero che prosegue con l’inopinata sconfitta per 1 ad 3 di questa sera.
Sei sconfitte di fila con delle attenuanti, diverse assenze per malattia, squalifica del palleggiatore titolare, ma “stasera siamo stati inguardabili”, dice mister Fanizza che, molto amareggiato, così prosegue: “Si, non è questa la vera Materdomini, ma per ritrovarla, dobbiamo prima ritrovare i giocatori della Materdomini. Vedo un atteggiamento che a me non piace affatto. Le attenuanti non devono diventare alibi. Bisogna che dalla prossima partita tutti tornino a dare il massimo, a reagire e fare il proprio dovere”, perché gli sforzi che la società compie giornalmente, non meritano di essere ripagati in questo modo.
Insoddisfatto anche il presidente Miccolis che è deluso dal rendimento dei suoi, ma non riesce ancora a mandar giù la squalifica di Pedron che ha sconvolto gli assetti tattici della squadra: “Stasera la squadra si è svegliata tardi, si poteva fare di più, ma dobbiamo, ancora una volta, ringraziare gli organi federali che ci hanno punito con eccessiva durezza squalificando per ben tre turni il nostro palleggiatore. Naturalmente con questo non voglio dire che le responsabilità sono del palleggiatore che ha sostituito Pedron, anzi Latorre ha sempre cercato di dare il massimo, ma gli equilibri di squadra ne hanno risentito. La burocrazia della federazione sta attraversando il periodo peggiore della sua storia”.
Le concomitanti vittorie di Reggio Emilia su Tuscania ed Alessano sul Brescia, relegano la Materdomini al nono posto in classifica e generano un raggruppamento di 5 squadre, racchiuse in soli 4 punti, a contendersi l’ultima posizione utile per accedere ai play off. Adesso c’è un turno di riposo quanto mai opportuno per recuperare energie mentali.
Ripercorriamo le fasi salienti della gara.
I marchigiani si presentano con Moretti opposto a Partenio, Polo e Diamantini centrali, Casoli e Tartaglione schiacciatori, Bonami e Calistri liberi rispettivamente per la ricezione e la difesa.
Mister Fanizza risponde con Latorre palleggiatore in diagonale con Morelli, top scorer con 27 punti, Giosa e Spadavecchia centrali, di banda Castellano e Bevilacqua, Nanni Primavera e Nero liberi.
Si parte con un allungo ospite (3-6), si alternano buone giocate ad errori evitabili da parte delle due formazioni in un set non bello, ma combattuto. Troppi errori al servizio (8 nel solo primo set) ed un muro praticamente assente per i padroni di casa, consentono ai marchigiani di mantenersi sempre in vantaggio ed allungare nel finale fino al 20-25 conclusivo.
Nel secondo set la Materdomini parte meglio (6-4), ma reagisce male ai propri errori permettendo agli ospiti prima l’aggancio (7-7) e poi il sorpasso (10-12 al timeout tecnico). Potenza Picena spinge bloccando i timidi tentativi di reazione dei giallo-blù che sembrano rassegnati alla sconfitta e si avviano mestamente al 19-25 finale.
Nel terzo set, il tecnico castellanese prova la carta Alessandro Primavera in sostituzione di Bevilacqua, stasera poco incisivo, e la variante sembra galvanizzare i suoi (7-3), ma una serie di disattenzioni permette l’aggancio ai marchigiani (8-8). Si procede punto a punto finchè Vincenzo Fanizza prova una variante tattica: fuori Latorre ed uno spento Spadavecchia per Marzo ed il giovanissimo talento locale Longo. La mossa consente di sbloccare l’equilibrio del punteggio a favore dei giallo-blù che così proseguono anche dopo il rientro dei titolari (21-17). Finalmente qualche azione ficcante, qualche muro e la Materdomini riapre la gara: 25-19.
Inizia il quarto set con i locali rinfrancati. La qualità del gioco migliora e la Materdomini sembra finalmente conscia del proprio potenziale (19-16), ma poi alcuni errori riportano la situazione in parità (19-19). Si prosegue così fino al 22 pari. Rientra Bevilacqua, ma l’esperto Casoli (ha giocato a Castellana nell’ultimo anno di A1 della New Mater), realizza un ace proprio sul nuovo entrato. Nuovo errore giallo-blù in difesa proprio nel momento cruciale e siamo sul 22-24. Giosa annulla il primo match-ball, ma i marchigiani concludono set (23-25) e gara con un primo tempo di Diamantini.
A fine gara, il tecnico marchigiano Graziosi: “Sapevamo che Castellana in casa è dura da battere ed infatti è stato così. Un peccato di gioventù sul finire del terzo set, ma nel quarto set siamo stati capaci di riprendere il bandolo della matassa ed a vincere una gara per noi molto importante”.
Per i locali, ecco il giovanissimo Domenico Lorizio, figlio d’arte, componente dello staff tecnico: “La gara è stata molto dura, sia per noi che per loro. Ha vinto chi ha sbagliato di meno. È necessario un maggiore impegno, perché abbiamo fatto qualche errore di troppo, ma Potenza Picena è una delle prime forze del campionato”.
Invece proprio lì è cominciato il periodo nero che prosegue con l’inopinata sconfitta per 1 ad 3 di questa sera.
Sei sconfitte di fila con delle attenuanti, diverse assenze per malattia, squalifica del palleggiatore titolare, ma “stasera siamo stati inguardabili”, dice mister Fanizza che, molto amareggiato, così prosegue: “Si, non è questa la vera Materdomini, ma per ritrovarla, dobbiamo prima ritrovare i giocatori della Materdomini. Vedo un atteggiamento che a me non piace affatto. Le attenuanti non devono diventare alibi. Bisogna che dalla prossima partita tutti tornino a dare il massimo, a reagire e fare il proprio dovere”, perché gli sforzi che la società compie giornalmente, non meritano di essere ripagati in questo modo.
Insoddisfatto anche il presidente Miccolis che è deluso dal rendimento dei suoi, ma non riesce ancora a mandar giù la squalifica di Pedron che ha sconvolto gli assetti tattici della squadra: “Stasera la squadra si è svegliata tardi, si poteva fare di più, ma dobbiamo, ancora una volta, ringraziare gli organi federali che ci hanno punito con eccessiva durezza squalificando per ben tre turni il nostro palleggiatore. Naturalmente con questo non voglio dire che le responsabilità sono del palleggiatore che ha sostituito Pedron, anzi Latorre ha sempre cercato di dare il massimo, ma gli equilibri di squadra ne hanno risentito. La burocrazia della federazione sta attraversando il periodo peggiore della sua storia”.
Le concomitanti vittorie di Reggio Emilia su Tuscania ed Alessano sul Brescia, relegano la Materdomini al nono posto in classifica e generano un raggruppamento di 5 squadre, racchiuse in soli 4 punti, a contendersi l’ultima posizione utile per accedere ai play off. Adesso c’è un turno di riposo quanto mai opportuno per recuperare energie mentali.
Ripercorriamo le fasi salienti della gara.
I marchigiani si presentano con Moretti opposto a Partenio, Polo e Diamantini centrali, Casoli e Tartaglione schiacciatori, Bonami e Calistri liberi rispettivamente per la ricezione e la difesa.
Mister Fanizza risponde con Latorre palleggiatore in diagonale con Morelli, top scorer con 27 punti, Giosa e Spadavecchia centrali, di banda Castellano e Bevilacqua, Nanni Primavera e Nero liberi.
Si parte con un allungo ospite (3-6), si alternano buone giocate ad errori evitabili da parte delle due formazioni in un set non bello, ma combattuto. Troppi errori al servizio (8 nel solo primo set) ed un muro praticamente assente per i padroni di casa, consentono ai marchigiani di mantenersi sempre in vantaggio ed allungare nel finale fino al 20-25 conclusivo.
Nel secondo set la Materdomini parte meglio (6-4), ma reagisce male ai propri errori permettendo agli ospiti prima l’aggancio (7-7) e poi il sorpasso (10-12 al timeout tecnico). Potenza Picena spinge bloccando i timidi tentativi di reazione dei giallo-blù che sembrano rassegnati alla sconfitta e si avviano mestamente al 19-25 finale.
Nel terzo set, il tecnico castellanese prova la carta Alessandro Primavera in sostituzione di Bevilacqua, stasera poco incisivo, e la variante sembra galvanizzare i suoi (7-3), ma una serie di disattenzioni permette l’aggancio ai marchigiani (8-8). Si procede punto a punto finchè Vincenzo Fanizza prova una variante tattica: fuori Latorre ed uno spento Spadavecchia per Marzo ed il giovanissimo talento locale Longo. La mossa consente di sbloccare l’equilibrio del punteggio a favore dei giallo-blù che così proseguono anche dopo il rientro dei titolari (21-17). Finalmente qualche azione ficcante, qualche muro e la Materdomini riapre la gara: 25-19.
Inizia il quarto set con i locali rinfrancati. La qualità del gioco migliora e la Materdomini sembra finalmente conscia del proprio potenziale (19-16), ma poi alcuni errori riportano la situazione in parità (19-19). Si prosegue così fino al 22 pari. Rientra Bevilacqua, ma l’esperto Casoli (ha giocato a Castellana nell’ultimo anno di A1 della New Mater), realizza un ace proprio sul nuovo entrato. Nuovo errore giallo-blù in difesa proprio nel momento cruciale e siamo sul 22-24. Giosa annulla il primo match-ball, ma i marchigiani concludono set (23-25) e gara con un primo tempo di Diamantini.
A fine gara, il tecnico marchigiano Graziosi: “Sapevamo che Castellana in casa è dura da battere ed infatti è stato così. Un peccato di gioventù sul finire del terzo set, ma nel quarto set siamo stati capaci di riprendere il bandolo della matassa ed a vincere una gara per noi molto importante”.
Per i locali, ecco il giovanissimo Domenico Lorizio, figlio d’arte, componente dello staff tecnico: “La gara è stata molto dura, sia per noi che per loro. Ha vinto chi ha sbagliato di meno. È necessario un maggiore impegno, perché abbiamo fatto qualche errore di troppo, ma Potenza Picena è una delle prime forze del campionato”.