Si gioca a mezzogiorno, orario inconsueto, ma la programmazione televisiva lo impone e comunque, per il numeroso pubblico accorso, ritardare il pranzo è stato un sacrificio piacevole e ben compensato. Infatti la squadra giallo-blu si è finalmente sbloccata e lo ha fatto nel modo migliore, con una superba prestazione in crescendo.
Nunzio Lanci, tecnico dell’Ortona, manda in campo l’ex Paoletti opposto ad Andrea Lanci, Borgogno e Fiore in attacco, Simoni e Guidone centrali, Cortina libero.
Vincenzo Fanizza, tecnico giallo-blu, schiera Pedron in palleggio e Tamburo opposto, Tartaglione e Bonetti in banda, Scopelliti e Giosa al centro, Nero libero.
Parte forte Ortona, ben sostenuta dalla propria tifoseria. La Materdomini parte invece contratta, sbaglia molto (8 errori in battuta solo in questo primo set, sui 14 dell’intera gara), ma riesce a non farsi distanziare. Sul 19-20 Lanci, tecnico ospite, alzando il muro imbrocca il break decisivo (19-23). Fanizza prova a raddrizzare la gara (22-23), ma Ortona piazza lo sprint finale. 22-25.
Nel secondo set la Materdomini sembra meno arrendevole e sprecona, gioca punto a punto ed effettua diversi tentativi di fuga, tra i quali quello giusto a partire dal 15-12. Giosa e Tamburo prendono per mano la squadra e la conducono al meritatissimo finale di set sul 25-18.
La squadra locale finalmente sembra rinfrancata. Sbaglia molto meno, cresce moltissimo al servizio ed a muro. A fine gara la prevalenza in questo fondamentale sarà di 17 a 7. Punto a punto si arriva al 21 pari, quando Bonetti, Tartaglione e Tamburo, piazzano l’allungo decisivo (24-21). Chiude il set il tarantino Fiore (top scorer della gara con 18 punti alla pari con Tamburo) con un punto ed un errore per il 25-22 finale.
E siamo al quarto set, sul 2 ad 1 per la Materdomini. Il pubblico teme il ritorno dell’Ortona, ricordando l’ultima gara dello scorso campionato conclusa al tie-break, ma anche per la prospettiva, poco piacevole, di rinviare ancora il pranzo. Ma ecco che, prima del fischio iniziale, si vede uno strano movimento nel campo ospite: hanno sbagliato a scrivere la formazione e provano a porre rimedio, ma senza esito, perché la disposizione di inizio set è già stata dichiarata. Per carità, un errore di scrittura è comprensibile, ma per queste squadre che giocano a memoria, che provano per ore a gestire i propri movimenti in campo, può essere un problema. Alla fine del set saranno fischiati ben quattro falli di posizione, un vantaggio che non si può concedere ad una squadra in crescendo inarrestabile come è questa ritrovata formazione giallo-blu. Il set sarà perentoriamente concluso con un sonante 25-18 e con l’attesissimo ritorno alla vittoria.
Prima in questo campionato!
Così il tecnico ospite Lanci a fine gara: “Si, abbiamo sbagliato a scrivere la formazione, succede, ma nonostante tutto ce la stavamo giocando. Però è quando siamo andati al punto a punto che non siamo bravi a fare lo scatto in più. Quest’anno fuori casa facciamo fatica nell’atteggiamento e nel secondo set abbiamo consentito agli avversari di rientrare in partita, loro hanno acquistato fiducia e ci hanno punito”.
Dice Fanizza, tecnico Materdomini: “Una bella vittoria, ci voleva. Sembrava che per noi tutto fosse stato sbagliato, nonostante i ragazzi stessero dando tutto. Così abbiamo dimostrato che ci siamo e siamo contenti per noi stessi, per la società, per tutti”. E poi, a proposito dell’errore di formazione ospite nel quarto set, “si, abbiamo avuto un pò di fortuna, ma è stata ampiamente compensata da quella che non abbiamo avuto nelle prime tre partite. Prima o poi doveva girare la ruota”.
Protagonista nella gara, ma anche nella sua carriera sportiva (oggi trecentesima partita in A2), Alessandro Giosa: “Si, sono contento per me, ma soprattutto per la squadra. Ci tenevamo tantissimo ed in settimana abbiamo curato tutti i dettagli. Grazie allo staff tecnico, è stata una vittoria di tutti. La mia carriera? io, fisicamente sto bene e come sempre cerco di dare una mano alla squadra ed al progetto di questa società che merita tanto”.