In una chiacchierata informale avuta prima della gara con Roberto Minervini per accertarci sulle sue condizioni fisiche (ancora in fase di recupero), il campione molfettese non ha nascosto le difficoltà di questa gara dovute non solo alla bravura degli atleti avversari, ma anche alle non perfette condizioni di forma dell’intera squadra.
Gli avversari schierano il fortissimo nigeriano Oyetayo Shola (22 partite vinte su 24), Fabrizio Puglisi, giocatore capitano e Salvo Ganci.
I nostri, capitanati da Beppe Coletta, rispondono con il Tigre Jonut Muscalu, il Professore Roberto Minervini ed Antonio Carbotta, Avvocato, di nome e di fatto.
Dati per quasi certi i punti persi negli scontri “impari” con il nigeriano (ma nella cronaca vedremo che non è stato poi così facile per lui), la tattica di gara affida a Carbotta gli incontri più “umani” con Puglisi e Ganci con la speranza di prendere due punti, mentre lascia a Muscalu e Minervini il compito di prendere almeno un punto ciascuno.
Si parte sotto la direzione dell’arbitro Sante Gigante con il primo incontro tra il favorito nigeriano Oyetayo con il nostro Muscalu.
Jonut parte senza timori reverenziali portando l’avversario al 10-10, cede poi per 10-12. Lo sforzo fisico e mentale provoca però un calo con conseguente sconfitta nei due set successivi per 7-11 e 6-11.
Tocca adesso a Minervini contro il bravo Puglisi. Il siciliano parte forte nel primo (1-5) e nel secondo set (1-8) e Roberto risponde bene nel primo, chiuso 11-9, mentre non riesce a recuperare nel secondo, perso 5-11. Ad inizio terzo set è Roberto a prevalere (6-2), ma deve poi subire il recupero di Puglisi che chiude 9-11. Siamo sull’1-2, Minervini deve reagire e lo fa con veemenza. Pareggia il conto set vincendo 11-8 il quarto set ed al tiebreak conduce con autorità fino al 11-7 finale.
Siamo sull’uno pari e tocca a Carbotta contro Ganci.
Parte bene Antonio (5-1), ma rinviene fortissimo Ganci piazzando un parziale di 1 a 10 che lo porta a chiudere il set 6-11. Più equilibrato il set successivo condotto punto a punto, ma ai vantaggi cede ancora Carbotta: 11-13. Ancora in equilibrio il terzo set (7-7), poi Antonio si innervosisce e cede 8-11. Pesante 0-3 che porta il conto gara sull’1-2 e scombina i piani tattici della nostra compagine.
Non tutto è perso però, adesso è nuovamente di scena il nigeriano che ha di fronte Minervini.
Come detto in apertura, Roberto non è al massimo, ma vediamo come va. Il nostro parte all’attacco (5-2), Oyetayo però tra le sue doti ha anche la pazienza e pian piano risale e pareggia. Minervini tiene, gioca alla pari: 7-7, poi 9-9, ma l’avversario è in condizione splendida e chiude 9-11. Nel secondo set è l’atleta ospite a partire fortissimo (2-9), Roberto fa quel che può, ma deve cedere: 4-11. Via al terzo set. Partenza alla pari, poi avanti Shola (5-8) e prodigioso recupero Minervini (8-8). E’ la seconda volta che i due sono alla pari a fine set, ma anche questa volta prevale il più fresco nigeriano: 8-11. Peccato, Roberto è stato vicino al colpaccio per ben due volte!
Siamo sull’1-3. Tutte le speranze sono ora riposte in Jonut che ha di fronte Ganci, il quale, però, ha già mostrato grande freddezza.
Questo incontro è veramente molto equilibrato. Jonut prevale nel primo per 12-10, risponde Ganci nel secondo 12-14 ed ancora nel terzo per 9-11. Con questo equilibrio, basta un punto da una parte o dall’altra a condizionare l’incontro. E stasera la fortuna non è dalla parte di Castellana, Jonut va sotto per 2 ad 1 ed è costretto ad attaccare a testa bassa. A questi livelli però, non basta la volontà, la tenacia, ci vuole insieme anche tecnica e fortuna e questa sera queste doti, tutte insieme, stanno in Sicilia. Ganci vince anche il terzo set 7-11, il suo incontro 1-3 e porta la sua squadra sull’1-4 finale.
Ma adesso guai ad arrendersi. La classifica ci concede ancora un punto di vantaggio sulla retrocessione (Città di Castello 12, Castellana 11, Falcon Palermo 10 e Vigarò Siracusa 2), retrocedono due squadre e Falcon incontrerà questo Siracusa e Città di Castello in casa, mentre noi avremo la trasferta di Terni e poi la capolista Messina in casa.
Come ci dice Beppe Coletta, potrebbe bastarci solo un punto, ma s’è mai vista una situazione più ingarbugliata?
Ci sarà da soffrire, questo è poco ma sicuro, ma la fortuna può sempre girarci le spalle?