Si tratta dei fratelli Leonardo e Luigi Coletta, rispettivamente 13 e 14 anni, figli (e nipoti) d’arte, punti fermi della società impegnata in B1 ed in diversi altri campionati.
Il papà dei due, Francesco Coletta, ricopre il ruolo di direttore sportivo della società e gioca in C1, lo zio, Beppe, è responsabile tecnico della società e gioca in B1 insieme a Jonut Muscalu ed al nipote Luigi ed è proprio qui che il neo-nazionale ha trovato il trampolino di lancio per questa straordinaria avventura.
Incontriamo i due Coletta junior ed i due senior per complimentarci e saperne di più.
Leonardo, un ragazzo spigliato, estroverso, che ispira subito simpatia, è stato convocato per il torneo Internazionale Paralimpico Master di Lignano Sabbiadoro di fine febbraio, ma per lui, nonostante la giovanissima età, non è la prima esperienza: “Si, sono nella nazionale paralimpica da alcuni anni”, ci dice il giovane atleta, “gioco sempre con quelli più grandi di me, ma ormai ci sono abituato (la categoria comprende ragazzi fino a 21 anni di età, suddivisi per diverse fasce di disabilità, ndr). Negli ultimi due anni ho conquistato il bronzo ai campionati italiani ed ho ottenuto un quarto posto a squadre in una competizione europea in Croazia. A Lignano sarà un’esperienza esaltante, incontreremo atleti di tutto il mondo”.
Interviene papà Francesco, vestendo il ruolo di dirigente: “Leonardo è in costante crescita tecnica ed ha davanti a se ancora otto anni di giovanile. Penso che tra qualche anno sarà veramente competitivo”.
Ma esiste un’ulteriore possibilità per lui in considerazione dei risultati che sta ottenendo, ovvero quella di passare anzitempo nella categoria senior ed infatti è nell’aria una possibile convocazione ai prossimi campionati europei senior di Genova. E qui ritorna papà Francesco pieno di orgoglio: “Un sogno per lui, già la partecipazione sarebbe un grossissimo risultato. Un tredicenne insieme ai più celebrati campioni europei!”
Luigi, a prima vista sembra più riservato del fratello, ma basta poco per far emergere la sua socievolezza ed un carattere fermo e risoluto. E’ stato convocato nella rappresentativa nazionale di categoria per il torneo ITTF (International Table Tennis Federation) Cadet Open di Lignano, in programma dall’8 al 12 marzo. Lui è conscio della bella responsabilità che gli è toccata e dice: “Naturalmente sono soddisfatto per questa convocazione e spero di andare lì e dire la mia sia nel torneo individuale che nel doppio con Mariano Trifirò (atleta della Top Spin Messina, ranking 299, ndr). Probabilmente sarò anche inserito nella gara a squadre. Questa chiamata è arrivata solo perché negli ultimi anni ho scalato una ventina di posizioni nella classifica (ranking 261, ndr) e questo è avvenuto da quando mi allena un grande maestro come Jonut Muscalu”.
Luigi, in grande evidenza nel campionato di B1, ha dovuto superare una concorrenza serratissima. Si pensi che la federazione ha un proprio progetto (Progetto Italia Giovani), opportunamente finanziato e gestito, riservato ad una ristretta cerchia di giovani ospitati in pianta stabile a Formia dove, oltre a studiare, vengono istruiti, seguiti, allenati costantemente da alcuni tecnici federali. Questo gruppo chiuso partecipa automaticamente a tutte le competizioni della nazionale e solo quando l’Italia è il paese organizzatore che il numero di posti disponibili si allarga e quindi può inserirsi qualche altro giocatore per meriti realmente ineluttabili. Ed è proprio ciò che è avvenuto questa volta per Luigi.
Beppe Coletta, designato come tecnico personale di Luigi per questa manifestazione, aggiunge: “Per lui è un grandissimo risultato, considerata anche la completa assenza di aiuti dalla federazione (sia tecnici che economici, ndr). Eppure negli ambienti federali erano a conoscenza degli enormi progressi tecnici di Gigi, ma nessuno ha mosso un dito e tutto l'investimento, anche economico, di questa crescita è caduto sulle spalle della famiglia e della società. Comunque vada, è una grandissima esperienza per lui”.
In sostanza i giovani del Progetto Italia, rispetto agli altri atleti, usufruiscono di condizioni oggettivamente migliori perché possono dedicarsi a tempo pieno alla propria crescita con tecnici dedicati, mentre ragazzi come Luigi devono contare esclusivamente sulle proprie risorse e capacità.
E ciò valorizza ancora di più queste convocazioni per le quali tutti noi castellanesi dovremmo veramente andare fieri. Bravissimi ragazzi, un grosso in bocca al lupo per il vostro avvenire tecnico ed umano.