La squadra avversaria è totalmente composta da ex giocatori della Fiaccola, Jonut Muscalu, Gianluca Mastroberti ed il capitano Roberto Minervini che prima della gara dice: "La classifica della Fiaccola è bugiarda perché il valore dei giocatori è ben altro. Non hanno mai vinto solo per un insieme di episodi. Oggi la partita è aperta a qualsiasi risultato e per questo siamo venuti con la squadra titolare. Poi per me essere qui ha un significato particolare perché il primo torneo a 10 anni l'ho fatto in quest'impianto e qui ho fatto l'ultimo campionato di serie A. Sono stato sette anni con la Fiaccola, qui ho insegnato e di qui è la mia compagna".
Indirettamente ribatte il direttore sportivo della Fiaccola, Francesco Coletta: "Loro dicono che è una partita aperta, ma è una dichiarazione di circostanza. Oggi pronostico chiusissimo, difficilmente riusciremo a fare un punto o due. Non si è capita l'importanza delle parole famiglia o amicizia che noi cerchiamo di dimostrare".
A fine gara anche Beppe Coletta tornerà sull'argomento "famiglia" e quindi pare evidente che il passaggio ad un'altra società di alcuni di questi giocatori, sia stato mal digerito da parte dei dirigenti della Fiaccola che, non avendo grandi sponsor alle spalle, puntano molto sull'affezione dei propri giocatori alla società.
A chi scrive pare sincera e comprensibile la delusione dei fratelli Coletta, così come paiono sincere le parole di Roberto Minervini, ma nello sport, soprattutto ad alti livelli, cosa vale di più? l'ambizione sportiva, la voglia di vincere ed arrivare sempre più in alto o l'attaccamento alla maglia, l'affezione verso una società?
Ma torniamo alla gara che, indipendentemente dal risultato abbastanza scontato, è stata bella, combattuta, vivace, incerta e ricca di spunti tecnici, come peraltro tutte le gare alle quali abbiamo assistito quest'anno.
Arbitro il signor Mongelli di Molfetta, scendono in campo per il Casamassima Roberto Minervini, Jonut Muscalu, Gianluca Mastroberti e, come riserva, Antonio Pellegrini e per la Fiaccola, Beppe Coletta, Antonio Carbotta e Luigi Coletta.
Si parte con Beppe Coletta contro Mastroberti. Prime fasi in equilibrio, poi Beppe cede (6-11), recupera (11-8), ma perde di un soffio gli altri due set (9-11 ed 8-11).
Adesso un incontro che si preannuncia al cardiopalmo e si conferma tale. Carbotta contro Muscalu. I giocatori non si risparmiano. Vince prima Carbotta (11-5), poi Jonut (7-11), che si ripete (6-11). Reagisce Carbotta nel set forse più combattuto della gara e porta l'amico-avversario al tiebreak (11-8). Il quinto set è combattuto fino a metà (4-5), poi Antonio cede (6-11) ed anche la seconda partita è persa.
E' la volta di Gigi Coletta contro Roberto Minervini. Davide contro Golia, ma non si ripete l'esito biblico, Roberto vince facilmente, ma con Gigi in crescendo (5-11, 7-11, 9-11).
Tocca a Carbotta contro Mastroberti. Una partita pregevole dal punto di vista tecnico, con Carbotta in grande evidenza. Si aggiudica meritatamente la partita per 3 a 0 con i parziali di 11-6, 11-8 ed 11-6.
Scende in campo Beppe Coletta contro Antonio Pellegrini, riserva e giovane promessa della squadra ospite. Beppe ha il suo bel da fare per controllare questo ragazzo. Vince 11-6 il primo set, ma cede nettamente (2-11) nel set successivo. Riesce a passare nuovamente in vantaggio (11-7), ma poi è ancora il giovane avversario a prevalere nel quarto e quinto set (3-11, 5-11). E siamo sull'1-4 nella gara che ormai è segnata.
La partita finale tra il talento della Fiaccola, Gigi Coletta, ed uno dei suoi ex maestri, Muscalu, è senza via d'uscita, ma Gigi, dopo aver perso il primo set per 3-11, mette alle corde l'avversario portandolo ai vantaggi (10-12), poi aggiudicandosi un set (11-9) e perdendo l'ultimo (6-11), seppur giocando molto bene.
I due capitani Roberto Minervini e Beppe Coletta a fine gara.
Minervini: "Come avevo preannunciato la gara non è stata facile per noi. Siamo vicini alla vittoria del campionato e possiamo riportare la serie A in Puglia, dopo l'ultimo anno proprio qui a Castellana".
Beppe Coletta: "Era importante giocare una buona gara contro una squadra pronta per la A2. C'è solo un po' di rabbia perché tutti i giocatori avversari erano con noi e poi sono andati in altre squadre. Non è polemica, ma solo delusione. Noi siamo una famiglia e ci comportiamo come tale, in famiglia c'è uno spirito diverso".