Il prossimo martedì 20 ottobre, alle 19:00, nella chiesa di San Leone Magno a Castellana-Grotte, presentazione dell’ultima fatica letteraria di Nicola Mendolicchio, “I versi del tempo”, Europa edizioni 2020.
L’incontro, patrocinato dal Comune di Castellana-Grotte, sarà condotto dal giornalista Sebastiano Coletta. Le letture di Luana Croella saranno scandite da alcune esecuzioni musicali a cura della violinista Antonella Petruzzi. Saluto istituzionale dell’assessore alla cultura Vanni Sansonetti, interventi di Antonino Piepoli e del “padrone di casa” don Vito Castiglione Minischetti, vicario zonale di Castellana-Grotte.
Nei versi di Mendolicchio il tempo dell’esistenza, per quanto fuggevole e incomprensibile razionalmente, s’illumina di una luce lontana, che conferisce significato a ciò che sembra inspiegabile. I giochi d’infanzia con la sorella Anna dettano a Nicola versi di intensa emotività memoriale. L’infanzia non è solo rievocata, ma rivissuta, si fa presente e conferisce senso anche al futuro, perché su quel passato di giochi infantili e di limpidi affetti il presente e il futuro si fondano e si giustificano. La vita acquista senso dalla “ricordanza” di quegli anni ormai lontani, così densi di affettuosa complicità. E quel senso resta, nonostante poi, com’è inevitabile, la vita ha preso per ciascuno dei due fratelli strade diverse e magari divergenti.
Quel tempo passato, così vivido nella memoria, è la bussola per continuare a orientarsi, a non perdersi, a ritrovarsi sempre nella perigliosa navigazione dell’esistenza. Il tempo s’identifica con la vita e la vita è azione: un’azione nel presente, che trova la sua giustificazione nel passato e sulla quale si fonda il futuro. Ma per Nicola Mendolicchio il tempo è anche quello dei giorni tristi che stiamo vivendo. Pensiamo all’emergenza sanitaria oppure ai migranti, che, se raccolti in mare, sono costretti a vagare nel Mediterraneo in cerca di un porto che li accolga.
E tanti bambini, donne, uomini non ce la fanno. Per loro il tempo della speranza in un futuro migliore è tranciato dalla nostra cattiva coscienza. Dunque, “I versi del tempo”: “Con ciò che il cuore sente, e con i versi del tempo, nascono preziose parole e rime. Perle, lungo il filo di una collana che è fiume di coscienza […] In quel tempo che ritorna rime ideali s’intonano con ciò che il cuore sente”.