Nel mezzo, ma questa volta al principio, del cammin (live) dei rapper Claver Gold, pseudonimo di Daycol Emidio Orsini, e Murubutu, nome d’arte di Alessio Mariani, anche docente di storia e filosofia, ci sono proprio le Grotte di Castellana, prima tappa del tour in cui i due cantautori hanno presentato il progetto discografico “Infernvm”, album che descrive in musica alcuni canti dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
A precedere il concerto è stata la presentazione del libro “Dante a tempo di rap”, pubblicato lo scorso giovedì, che, con l’analisi e il commento di Patrick Cherif, docente universitario di Letteratura italiana e le illustrazioni di Roby Il Pettirosso, racconta e riscopre alcuni dei protagonisti dei gironi infernali dell’autore fiorentino. Ad aprire i lavori sono stati Gigi “Skid” Molinari e Giovanni “Giuan” Petruzzelli (Hip Hopera Foundation, ndr), ideatori e conduttori della finestra Rappercut di RKO, che hanno posto quesiti di ogni genere sui testi e le musiche contenuti nel disco.
I due cantanti hanno sottolineato il forte legame che li unisce ai giovani, ponendo inoltre l’accento sulla necessità educativa che si cela dietro questo progetto e soprattutto l’importanza di riuscire a parlare lo stesso linguaggio degli adolescenti, che, a loro volta, trovano una fonte di ispirazione costante nei due.
Da Taide a Beatrice, da Paolo e Francesca a Lucifero e Ulisse: insomma, grazie a Murubutu e Claver Gold, adesso possiamo vederli sotto una luce diversa, e soprattutto, abbiamo le chiavi per decifrare il mondo di Dante Alighieri in musica.
Due tipologie di scrittura differenti si incontrano in Infernvm, nonché l’occasione che due amici hanno sfruttato per mettersi in gioco, perché “la diversità dà più forza al disco” (Claver Gold).
Le anime, i gironi descritti, si sono poi sprigionati nella serata di sabato all’interno della Grave, cornice del concerto dei due rapper.
Il luogo suggestivo, come hanno raccontato ai microfoni di Vivicastellana, è coerente con diversi passi delle canzoni interpretate, per la sua particolarità e unicità, e il riverbero creatosi non può che toccare le corde dell’anima di chi ascolta.
Il pubblico ha accolto i due cantanti in un enorme abbraccio di ammirazione, calore e incredibile voglia di formare un solo coro di voci dopo un periodo di silenzio per il mondo dello spettacolo e anche delle nostre Grotte di Castellana.