Le “Porte della Badessa” raggiunge quota quarantacinque.
L’iniziativa culturale e civica della Pro Loco “don Nicola Pellegrino” di Castellana-Grotte, nata con l’obiettivo di far conoscere un periodo storico legato alla nostra città e nello stesso tempo di valorizzare il centro storico, in questa sua quarta edizione, ha segnato un punto di svolta per qualità e quantità.
Anche quest’anno sono state individuate alcune vecchie porte di locali ed abitazioni del borgo antico, logorate e degradate, che con maestria sono state trasformate in quadri d’autore, arricchendo complessivamente la “collezione” con circa cinquanta opere. Ben tredici i pittori di questa edizione: Angelo Conte, Pino Dalena, Maria Di Lauro, Anna Di Masi, Ga-Lia, Antonio Lanera, Maria
Longo, LosevArt, Marisa Netti, Maria Nitti, Serena Nitti, Mario Pugliese e Rafox.
Una serie di iniziative hanno reso ancora più interessante e piacevole la passeggiata nella “galleria a cielo aperto” del borgo antico, un vero e proprio viaggio nel tempo tra colori, calore, musica gregoriana, presentazione e interazione di libri ed ovviamente degustazioni di prodotti tipici della tradizione monastica.
Il Gruppo Teatrale "Amici Nostri", con i bravi Adriana Coletta e Gregorio Saracino, nel suggestivo “giardino del Castello” della famiglia Pedote-Di Masi, ha presentato una lettura interattiva e drammatizzata, tratta dalla favola “Le badesse di Conversano”, edizioni Adda, di Carmen Mari, presente durante l’iniziativa. All’interno del giardino, notevole e molto apprezzato da grandi e piccoli, l’apporto dell’associazione medievale “Stratos” di Bari che con cinque postazioni e con i suoi rievocatori, rigorosamente in costumi d’epoca, ha interagito con il pubblico fornendo precise e puntuali informazioni storiche.
A seguire, in un altro incantevole scorcio del centro storico, dinanzi a un pubblico qualificato e attento, si è tenuta la doppia presentazione delle pubblicazioni “Il monachesimo medievale e le badesse mitrate di Conversano”, di Emilia Annunziata Consaga, edito da Arca Edizioni e di "Il Baciamano - Ritualità e potere delle Badesse conversanesi" di Antonio Fanizzi, edito da Centro
Studi e Documentazione sulla Storia e la Devozione. All’incontro, introdotto dal vicepresidente Alessandro Campanella e coordinato dal giornalista Mino Cardone, hanno portato il saluto gli assessori Fabio Caputo, Davide Sportelli, il direttore artistico della Grotte di Castellana srl Pino Savino e il vicario zonale della chiesa di San Leone Magno, della Chiesa Madre don Giovanni Amodio. Anche il vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli monsignor Giuseppe Favale, con un suo messaggio, ha espresso l’apprezzamento nei confronti della Pro Loco: “Plaudo all’iniziativa, riconoscendone il valore culturale, storico e religioso”.
Da registrare positivamente anche il rinnovato impegno del presidente Serafino Ostuni che, insieme al CdA della “Grotte Srl”, ha promosso l’abbinamento della visita al sito carsico con la passeggiata alle “Porte della Badessa” nel borgo antico e che da questo mese sarà inserito nel pacchetto delle esperienze che la società offre ai turisti. Questo felice connubio, già proposto in
forma sperimentale, associa la bellezza del nostro straordinario complesso ipogeo alla valenza storica della plurisecolare vicenda del controllo badessale su Castellana durato dal 1266 al 1810.
Nuovi progetti si intravedono all’orizzonte. Il presidente della Pro Loco Piero Longo, ha lanciato l’idea di restaurare, di concerto con La Chiesa, la Soprintendenza, il Comune e la Società Grotte, la parte della facciata di San Leone Magno, che riporta l’incisione sulla fine del potere delle Badesse, ed infine ha proposto un’illuminazione stabile per tutte le opere realizzate.
Gli organizzatori, per la buona riuscita della manifestazione evidenziano e ringraziano per la collaborazione: il comandante dei vigili urbani Cap. Oronzo Cisternino e l'ispettore superiore Leonardo Ivone; la famiglia Pedote-Di Masi; l’associazione “CuberArt” che ha animato lo “slargo dei pittori”; il vivaio Vitti per gli addobbi floreali; i proprietari delle porte, i residenti del centro storico che hanno accolto ben volentieri l'iniziativa partecipando attivamente come hanno fatto Giorgio, Fabrizio, Salvatore, Franco, Vito, Mario, Domenico ed un volenteroso abitante che per l’occasione ha imbiancato la propria abitazione e diversi altri muri imbrattati da scritte.
Un altro grande merito della quarta edizione delle “Porte della Badesse”: il contagio di senso civico e appartenenza a una comunità.