Si terrà questa sera, martedì 14 gennaio 2025, l’accensione delle maestose cataste di legna che riscaldano con il fuoco della devozione Castellana-Grotte: tutto pronto per la Notte delle Fanove, inizialmente in programma per sabato 11 gennaio 2025 e - poi - rinviata per le avverse condizioni meteo.
Ardono per tutta la città di Castellana-Grotte le fanove, monumenti alla memoria costruiti - per la prima volta - 334 anni fa, segno di giubilo e di ringraziamento per il prodigioso intervento di Maria Santissima della Vetrana che, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio 1691, apparve in sogno a due prelati castellanesi indicando la via per la liberazione della cittadina dalla peste, di fatto, esentandola dalla strage di vite registrata nei Comuni limitrofi durante l'epidemia del 1690-1691. Era l'olio della lampada che ardeva ai piedi della sacra effige, infatti, il taumaturgico rimedio per il morbo.
Da allora, i castellanesi tributano alla Vergine due momenti solenni: i festeggiamenti gennaioli, di cui le Fanove rappresentano lo splendente simbolo e quelli di fine aprile.
Fede e tradizione, ma anche fascino e cultura in una serata in cui Castellana si accende e si riscalda grazie alle decine di fanove sparse su tutto il territorio comunale, quasi ottanta.
Il primo falò ad essere acceso è quello di largo San Francesco, presso il Santuario Santa Maria della Vetrana, alle ore 19:00 circa. A inerpicarsi sulla lunga scala a pioli sarà il rettore del Santuario padre Mimmo Lotito.
A seguire, in fiaccolata, l’accensione di tutte le altre fanove, da largo Porta Grande, a largo San Leone Magno, al centro cittadino.
Naturalmente, l'occasione sarà propizia per momenti di lieto intrattenimento, con cibi della tradizione, musiche, come quelle proposte dalla Banda ''Vito Semeraro'' di Castellana-Grotte.
Domani, invece, prevista la processione di venuta in paese della sacra effige della Madonna della Vetrana; qui, la Vergine sosterà per ricevere l'omaggio dei fedeli nella chiesa matrice.