Ecco com'è andata
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - dopo l'evento
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - l'evento
Ancora a Palazzo Municipale per parlare di donne. Accadrà il prossimo 25 novembre, in concomitanza con la "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne". A riproporre il tema del femminicidio ViviCastellanaGrotte, già co-autrice con l'associazione Cultura in Tandem, nel marzo 2013, di uno straordinario incontro sul tema. #25novembrenoallaviolenzasulledonne #stopfemminicidio
In occasione della "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne", il 25 novembre 2014, a partire dalle ore 9:00 e per l'intera mattinata, presso la sede municipale di Castellana- Grotte si terrà un flash mob sul tema del femminicidio. L'evento, patrocinato dal Comune di Castellana-Grotte - assessorati ai Servizi Sociali, alla Cultura e alle Pari Opportunità - e organizzato da ViviCastellanaGrotte, vedrà la partecipazione di una rappresentanza delle scolaresche castellanesi.
L'evento
Guidati dal filo conduttore delle scarpe rosse, simbolo universale delle donne che, ogni anno, perdono la vita in episodi di violenza di genere, dopo una breve introduzione sul tema a cura di Daniela Lovece e le letture di Maria Serena Ivone, si potrà assistere a Femmine di e con Mariella Dibattista - spettacolo prodotto dall'associazione SecondArea. Nel monologo l'attrice, accompagnata dal musicista Orlando Tortora, proporrà differenti personaggi, tutti femminili. Davanti ad un lenzuolo bianco, candida pagina ideale alla cui stesura tutti gli spettatori sono chiamati a contribuire, Mariella Dibattista getterà un ponte tra le generazioni proponendo l’avventura di tre donne. Già presentato nel 2012 a Rutigliano e nel 2013 a Bari, nel corso della Notte Rosa, lo spettacolo vede in scena tre personaggi estremamente diversi - la Popolana, la Velina e la Prostituta - comuni nella condizione del nascere al femminile, ieri come oggi.
Una riflessione ironica sul permanere, nonostante il trascorrere dei secoli, di stereotipi e modelli, un contributo fresco e avvincente ad una causa, quella femminile, che il tragico, inarrestabile crescendo della violenza di genere, ha rivestito di stringente attualità.
Perché il 25 novembre
Il 25 novembre 1960 le sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal - attiviste nella difesa dei diritti umani nella Repubblica Dominicana con il nome di battaglia di Mariposas - mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada dagli agenti del dittatore Trujillo. Condotte in un luogo segreto furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, nell’intenzione di simulare un incidente. L'assassinio ebbe notevole eco e contribuì alla nascita del movimento che culminò con l'assassino di Trujillo nel 1961.
Perché sul femminicidio
Secondo l'UDI, nel solo 2013, in Italia centoquattordici donne hanno perso la vita in episodi riconducibili al loro sesso. Dai sette agli ottantasette anni, da Nord a Sud, in tutti gli strati sociali, con ogni grado di istruzione, di ogni professione. A porre termine alla loro vita in maniera violenta sono stati, nella quasi totalità dei casi, i loro famigliari - mariti, fratelli, cognati. Ma l'assassinio è la fase terminale. Prima c'è la violenza, in ogni forma: sessuale, psicologica, fisica ed economica. Anche nella nostra città. Numerose sono state le testimonianze raccolte nel corso di SOS Femminicidio - evento organizzato da ViviCastellanaGrotte e Cultura in Tandem nel marzo 2013. In seguito, sull'onda emotiva dell'incontro, diverse le donne castellanesi che hanno scelto di rivolgersi alla rete di supporto psicologico-legale dei centro anti-violenza.
Perché le scarpe rosse
Era il 27 luglio del 2012 quando l'artista messicana Elina Chauvet utilizzò per la prima volta delle scarpe rosse nell’installazione Zapatos Rojos dinanzi al consolato messicano di El Paso, in Texas. La manifestazione voleva ricordare le
donne uccise a Ciudad Juarez, città di frontiera del Messico tristemente nota per episodi di violenza impuniti e al centro del thriller con Jennifer Lopez Bordertown. A pochi km dagli Stati Uniti, centinaia di donne vengono abusate e assassinate tra l’indifferenza delle Forze dell'Ordine e del Governo, secondo un preciso rituale che comprende tortura, violenza sessuale, mutilazioni e strangolamento. Da allora, in tutto il mondo, le scarpe rosse sono divenute simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
Perché in Municipio
Luogo della performance sarà il Palazzo Municipale, splendido ex-convento francescano e, oggi, centro nevralgico della vita cittadina. La scelta non è casuale. Ambientando il Flash Mob proprio a Palazzo si è voluto intercettare un pubblico diverso da quello dei convegni e delle giornate di studio. Si vuole arrivare ai, cosiddetti, uomini e donne comuni, spesso al centro degli episodi di cronaca nera.
Infine, non si poteva non lanciare un messaggio anche ai castellanesi che saranno: una rappresentanza degli Istituti Scolastici Superiori, suddivisa in tre turni per agevolarne la fruizione, sarà presente all'evento. Interverranno, infatti, gli alunni dell’I.I.S.S. “Pinto – Anelli”, dell’I.P.S.S.E.O.A. “Angelo Consoli” e dell’I.T.I.S. “Luigi dell’Erba”.
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