Anche la Scuola Secondaria di I grado “De Bellis” di Castellana-Grotte ha partecipato alla V edizione di “Libriamoci - Giornata di lettura nelle scuole", appuntamento promosso dal MIUR e dal Centro per il libro e la lettura del MiBACT, sei giorni “a voce alta”, in tutte le scuole d’Italia, dall’infanzia alle superiori, e in molte scuole italiane all’estero, animati dalle letture più diverse – romanzi, giornali, poesie, racconti, pièce teatrali, storie mute – con una partecipazione massiccia e corale.
Nell'ambito del progetto lettura, curato dalla docente Giuseppa Lamacchia, la settimana dal 22 al 27 ottobre 2018 è stata caratterizzata da momenti di lettura ad alta voce. Dei tre filoni suggeriti dagli organizzatori dell’iniziativa, i docenti di lettere delle varie classi si sono ispirati a quello della “Lettura come libertà” intesa come libertà individuale, di pensiero critico e quindi di azione.
Considerato che i principi su cui si fonda la libertà sono proprio quelli della Costituzione Italiana, della quale quest'anno si festeggiano i settant'anni dall'entrata in vigore, sono stati attivati dei percorsi di educazione alla legalità prendendo spunto dal libro intitolato “La tribù degli onesti".
Gli alunni hanno rappresentato nelle rispettive classi “la tribù degli onesti “imparando a discutere e valutare attraverso la “Peer education” (educazione tra pari) su situazioni concrete e casi realistici dove ognuno ha avuto la possibilità di esprimere la scelta da compiere.
Per realizzare questa attività ogni docente si è liberamente rifatto all’articolo 33 della Costituzione Italiana realizzando e attivando così le diverse modalità di lezione che contraddistinguono la nostra realtà scolastica:
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato".