A Castellana non solo Grotte, ma un'idea innovativa di fare turismo che può collegare l’emozione della visita alle grotte all’esperienza nelle attività produttive e ricettive del nostro paese.
Questa è la sfida che l'associazione ReteTurismo lancia all'Amministrazione Comunale e a tutte le attività produttive e commerciali castellanesi per riuscire a coinvolgere in modo attivo e personale il turista. La sfida vincente è Turismo esperienziale, un fenomeno che negli ultimi anni è in forte incremento in tutta Italia. Da un sondaggio condotto da TripAdvisor risulta che i turisti non si accontentano più del viaggio tradizionale. Il 71% degli intervistati parte in viaggio per “allargare i propri orizzonti”, il 55% per “cercare esperienze uniche interessanti”, il 44% “per arricchire le proprie conoscenze culturali” e il 36% desidera “calarsi nella cultura locale”.
L’idea che sta alla base del turismo esperienziale è abbastanza semplice da capire: basta allontanarsi dagli schemi tradizionali emozionali della semplice visita ai siti artistici, museali e naturali (core business dei tour operators) e andare incontro alla gente del posto per condividere insieme a loro abitudini e modo di vivere. L’esperienza, da qui il nome di turismo esperienziale, è proprio quella di immergersi da protagonista nella cultura e nelle tradizioni locali della regione visitata e di condividere qualcosa che conoscono solo gli abitanti del posto. Una caratteristica fondamentale nel turismo esperienziale è l’importanza data alla relazione. Non esiste turismo esperienziale che non abbia questa forte valenza relazionale che consente al viaggiatore di raggiungere l’essenza stessa del viaggio: l’incontro. A rendere meglio l’idea di cosa sia il turismo esperienziale è proprio la lingua di Cervantes che parla di “turismo vivencial”, un termine decisamente più pregnante per descrivere questo modo nuovo di fare turismo. Si tratterebbe più di “vivere”, “fare” e “sentire” che vedere, come si faceva un tempo.
Il turista di oggi vuole conoscere e sperimentare da protagonista i saperi e i sapori del territorio. E se proprio di immersione si deve parlare che sia almeno nell'autenticità dell’esperienza unica e memorabile. Come solo il turismo esperienziale sa proporre. Noi di ReteTurismo crediamo che Castellana possa raccogliere positivamente questa opportunità accogliendo e coinvolgendo i grandi flussi delle del sito carsico che resterebbero in paese, senza scappare nei paesi limitrofi come spesso accade, dando linfa alle attività produttive e ricettive di Castellana. Si pensi banalmente ad un gruppo di turisti che dopo aver visitato le grotte si cimenti nell’esperienza unica della raccolta delle ciliegie, per poi vedere in pentola, in una squisita marmellata bio, magari spalmata su un pane casereccio cotto nel forno a legna, con del burro prodotto dai nostri caseifici locali che adoperano latte delle fattorie limitrofe. Oppure ad una passeggiata tra i nostri ulivi secolari, magari su un calesse, vestendo gli antichi costumi contadini, magari imparando frasi del nostro dialetto, assaggiando l'impanata, le focacce, i taralli locali, comprare una lattina d'olio mentre si visitano i frantoi del posto e, perché no, partecipare alla raccolta e spremitura delle olive. Questo è turismo Esperienziale: annusare, toccare, sentire, vedere, tastare... vivere il territorio, gli usi e costumi e la gente della Puglia, non la classica "toccata e fuga" che avviene con la maggior parte delle migliaia di visitatori che invadono ogni anno le Grotte di Castellana, lasciando ben poco all’economia locale. Noi di ReteTurismo lanciamo un'idea, ora ci deve essere l'impegno delle istituzioni ma soprattutto degli Imprenditori turistici e commerciali, degli artigiani, degli agricoltori di fare rete riunendosi sotto uno stesso tetto per organizzare insieme alla guide turistiche pacchetti turistici ad hoc da poter proporre nelle prossime fiere nazionale ed internazionali del turismo. Il Consiglio Direttivo di ReteTurismo coglie l'occasione per ringraziare l'Amministrazione Comunale ed in particolare l’assessore Giovanni Filomeno di aver accolto la nostra proposta di organizzare con i fondi dell’Imposta di soggiorno dei corsi gratuiti di inglese alle strutture ricettive e ristorative castellanesi in modo da poter elevare il livello di approccio all’ospitalità. Bene ma non basta! Lanciamo nel contempo una ulteriore idea: dimezzare le code alle casse ed ai tornelli delle grotte, aumentando i profitti delle strutture ricettive e negozi commerciali dando un ottimo servizio ai turisti. Pensiamo sia matura la possibilità di far emettere, tramite pc od app, i biglietti di ingresso alle Grotte direttamente alle strutture ricettive che ne fanno richiesta, così far evitare le code di pagamento alle casse, magari programmando le fasce orarie di discesa e magari gli ospiti delle strutture potranno dedicare il tempo risparmiato nel fare shopping o nel visitare il paese. E, perché no, ricompensare le strutture con una commissione.