La castellanese Antonella Gentile, specializzanda in pediatria presso l’Università degli studi di Bari, ha preso parte ai Pediatric Simulation Games, le Olimpiadi dell’emergenza pediatrica disputatesi a Latina dal 10 al 14 settembre - un'esperienza di formazione e confronto per i futuri medici pediatri, ma anche un importante momento di crescita umana e professionale.
Oltre duecento giovani medici provenienti da Italia, Francia, Spagna, Lettonia e Algeria, suddivisi in quaranta squadre, si sono disputati l'ambito trofeo che premia la capacità di far fronte alle urgenze neonatologiche ideato da Riccardo Lubrano, primario della UOC di Pediatria e Neonatologia presso il Polo pontino.
Trentaquattro scuole italiane di pediatria e sei team stranieri sono stati, infatti ''misurati'' in trecentoventi prove da una giuria internazionale composta da esperti di fama mondiale come Monica Kleinman del Boston Children’s Hospital (Usa), Allan R. de Caen dello Stollery Children’s Hospital di Edmonton (Canada), Marc Berg della Stanford University, Palo Alto (Usa), Vinay Nadkarni del Children Hospital of Philadelphia (Usa) e Amelia Reis dell’Università di San Paolo del Brasile.
In un tempo di venti minuti sono stati offerti alle squadre scenari complessi e un unico grande compito, quello di salvare la vita del “bambino”, in realtà un sofisticatissimo robot Laerdal, manichino ad alta tecnologia collegato tramite sensori al computer, che ha fornito in corso d'opera i parametri vitali e mostrato l’evolversi della situazione.
La Scuola di Bari, composta da Boris Mola (team leader), Benedetta Giannico, Federico Diomeda, Alessandra Nicolardi, Lidia Raguseo, Roberta Loconte e la nostra concittadina Antonella Gentile, dopo la fase preliminare e i quarti di finale, ha incontrato in semifinale la Scuola di Napoli. Dalle squadre finaliste, poi, scaturirà la compagine che rappresenterà l’Italia ai Giochi mondiali di Città del Messico 2020.